Site icon FRAMMENTIARTE

La pittura di Tiziano Vecellio – 2

Pagine correlate all’artista: Pittura di Tiziano pag. 13  4  5 – Biografia e vita artistica – Le opere – Il periodo artistico – La critica nei secoli – Tiziano dalle Vite di Vasari (pdf) – La critica del Novecento – bibliografia.

Tiziano: Salomè con la testa del Battista
Tiziano: Salomè con la testa del Battista

Il “Salomè con la testa del Battista” (Galleria Doria, Roma), il “Pompeo che sorregge Cammilla” (Casa Buonarroti, Firenze), e la “Flora (Uffizi, Firenze), che appartengono al primo periodo di Tiziano, sono espressione di una prosperosa bellezza realizzata in un caldo ed armonioso cromatismo.

Alcune espressioni dello spirito percepibili nel “Concerto” (Palazzo Pitti, Firenze) fanno di Tiziano un grande personaggio nel campo della ritrattistica, capace di interpretare i più svariati stati d’animo dei suoi soggetti.

Ritratto di Eleonora Gonzaga, cm. 102,2, Uffizi, Firenze.

Una chiara testimonianza di questo si evidenzia nel “Ritratto di Eleonora Gonzaga“(Uffizi, Firenze). Una figura così solidamente strutturata e così risoluta, sontuosamente vestita, rappresentata seduta con il volto luminoso e con un atteggiamento fermo e deciso; le stesse caratteristiche le troviamo nell’Uomo col guanto (Louvre, Parigi) e nel Cavaliere di Malta, entrambi realizzati con un pregiato e nutrito cromatismo.

Nelle opere a tematica sacra Tiziano sviluppa la sua arte attraverso una straordinaria originalità.

Tiziano: L’Assunta

Nella Pala dell’Assunta (Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia), realizzata tra il 1516 ed il 1518, alla strutturazione della figura disegnata in prospettiva alla maniera quattrocentesca, egli sostituisce quella di un’immagine palpitante, immersa in una calda atmosfera e circondata da cherubini disposti in emiciclo.

In basso stanno gli apostoli che, con le braccia rivolte verso l’alto in un tumultuoso movimento, esprimono profondo senso di elevazione. In alto è collocato Dio, immoto, ripreso in controluce – ma ugualmente illuminato in viso – in forte contrasto con le figure in movimento.

Il cromatismo di questo dipinto è di grande efficacia soprattutto negli effetti di luce-ombra, ma l’intensità di espressione e il gusto del monumentale, insieme alla struttura classicheggiante ed al concatenarsi delle figure alla maniera michelangiolesca, sono elementi che danno alla pittura di Tiziano una nuova valenza drammatica.

Madonna in gloria con il bambino e i santi Francesco e Alvise e il donatore Luigi Gozzi, cm. 312 x 215, Museo Civico di Ancona.

Nei dipinti profani come il “Baccanale (Museo del Prado, Madrid) e il  Bacco ed Arianna (National Gallery di Londra), le figure sono piene di tal vigore che erompono in un impeto di vita, in una convincente spontaneità di fantasia nella luminosità meridiana.

Ma Tiziano non si ferma qui e la sua vena artistica è inesauribile. È questo il periodo in cui il Maestro realizza la movimentata pala con la Madonna in gloria con il bambino e i santi Francesco e Alvise del Museo Civico di Ancona (1520), lo splendido polittico Averoldi della Chiesa dei santi Nazari e Celso di Brescia (1522), la monumentale pala Gritti nella Pinacoteca Vaticana (1523) e il Martirio di S. Pietro Martire (andato perduto) per l’omonima chiesa di Venezia che arriva ai nostri giorni attraverso una riproduzione di stampa, dove si manifesta la partecipazione della natura paesaggistica – con una foresta dalla vegetazione agitata – al dramma umano.

continua

La riproduzione dei contenuti di questo sito web di Arte, anche eseguita soltanto in parte, è vietata.
Exit mobile version