Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Parma, 11 gennaio 1503 – Casalmaggiore, 24 agosto 1540)
Biografia e vita artistica del Parmigianino
Figlio d’arte (suo padre Filippo, di origini pontremolesi, morto nel 1505, era anch’esso pittore), Girolamo Francesco Maria Mazzola, meglio conosciuto come il Parmigianino, nacque a Parma l’11 gennaio 1503 e venne avviato alla pittura dagli zii Pier Ilario (Parma 1475 – notizie sino al 1545) e Michele Mazzola.
Per sottrarsi alla guerra che infuriava nella città, l’artista, con la famiglia e gli zii, si trasferì per un breve periodo a Viadana dove nel 1521 realizzò il Battesimo di Cristo ed il Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria per la chiesa del paese.
Rientrato a Parma nell’anno successivo, mentre stava decorando tre cappelle in di San Giovanni Evangelista, entrò in contatto con il Correggio, che stava affrescando la cupola della stessa chiesa.
Qui il Parmigianino subì l’influenza dell’affermato maestro, da cui però seppe scostarsi non appena ebbe incarichi di un certo rilievo.
Le tematiche a cui l’artista attinse e la disinvolta fluidità delle stesure che si evidenziano nella sua pittura sembrano denotare, già in quel periodo, una spiccata personalità. Memore della lezione correggesca dagli efficaci scorci prospettici (affreschi con la Leggenda di Diana e Atteone alla Rocca Sanvitale di Fontanellato: lato sud, lato ovest, lato nord, lato est, soffitto) il Parmigianino sviluppò un proprio linguaggio pittorico integrandoci cromie cangianti e figure allungate.
Allo stesso periodo (1524) appartiene il ritratto di Galeazzo Sanvitale, attualmente custodito nel Museo di Capodimonte a Napoli, da cui emerge la vena intellettualistica dell’artista, pregna di un simbolismo alchemico evidenziabile in diversi elementi, tra i quali spiccano i numeri 2 e 7 della medaglia che Galeazzo tiene nella mano, che rappresentano rispettivamente i simboli di Giove e Luna.
Nel 1523 il pittore si recò a Roma, dove Clemente VII lo affiancò alla cerchia di quelli che furono collaboratori di Raffaello (il grande urbinate scomparve nel 1520), tra i quali citiamo Rosso Fiorentino, influente esempio delle sue allungate fisionomie.
Tra i dipinti realizzati nel soggiorno romano spiccano il ritratto di Lorenzo Cybo (Copenaghen, Statens Museum for Kunst), una Madonna col Bambino (deposito Uffizi, Firenze), la Natività con angeli (Roma, Galleria Doria-Pamphilj) e la Visione di San Gerolamo (National Gallery di Londra).
Durante il “Sacco di Roma” (1527) il Parmigianino – mentre stava realizzando la Visione di San Girolamo, quella fusione stilistica e sintetizzata delle lezioni romane ed emiliane – fu fatto prigioniero. Il suo isolamento però durò poco tempo perché fu liberato in seguito al pagamento di un riscatto.
Dalla capitale si trasferì a Bologna dove dal 1527 al 1531 eseguì importantissimi dipinti che diventarono un esempio per il manierismo bolognese, tra cui si ricordano: la Pala di San Rocco per San Petronio (1527, ivi custodita), la Madonna col bambino e Santa Margherita (1529, Pinacoteca Nazionale di Bologna) e la Madonna della rosa (1531, oggi nella Gemäldegalerie a Dresda).
Nel 1531, quando il pittore rientrò a Parma, gli fu affidata la decorazione di Santa Maria della Steccata. Tale incarico, come viene ricordato dalle Vite del Vasari, non fu portato mai a compimento a causa della grande dedizione dell’artista alle rinnovate sperimentazioni alchemiche (si parla volesse trasformare il mercurio in oro). Questa sua inadempienza lo condusse al carcere da cui riuscì fuggì per poi trasferirsi a Casalmaggiore.
Con la Schiava Turca (1533 circa, Galleria Nazionale, Parma), la Madonna dal collo lungo (1534 circa, Galleria degli Uffizi, Firenze), il Cupido che fabbrica l’arco (1533-35 circa, Kunsthistorisches Museum, Vienna) e la Pala di Casalmaggiore (1540, Gemäldegalerie, Dresda) l’artista riuscì a coronare quella sua peculiare poetica di astrazione formale intrapresa molto tempo prima.
Il Parmigianino, uno dei principali esponenti della pittura manierista, oltre che abile ritrattista è stato un ottimo incisore ed uno fra i primi ad impiegare la tecnica dell’acquaforte, di cui ne fu il più grande interprete di allora. Anche le sue incisioni, quindi, contribuirono a diffondere oltralpe la sua celebrità ed il suo stile.
Morì a Casalmaggiore il 24 agosto 1540.
Elenco delle opere del Parmigianino
Battesimo di Cristo (attr.), anno 1519 circa, tecnica a olio su tavola, 195 x 137 cm, Berlino, Gemäldegalerie.
Pala di Bardi, anno 1521, tempera su tavola, 203 x 130 cm, chiesa di Santa Maria, Bardi (Parma).
Natività, anno 1521-22 circa, tecnica a olio su tavola, 43,1 x 47,3 cm, Courtauld Gallery, Londra.
Adorazione dei pastori, anno 1521-22 circa, tecnica a olio su tavola, 41,9 x 42,3 cm, collezione privata.
Putto (come aiuto di Correggio), anno 1522, affresco, cupola di San Giovanni Evangelista, Parma.
Santi Stefano e Lorenzo; San Vitale e il cavallo, anno 1523, affreschi, chiesa di San Giovanni Evangelista, seconda cappella di sinistra, Parma.
Sant’Agata e il carnefice; Sante Lucia e Apollonia, anno 1523, affreschi, chiesa di San Giovanni Evangelista, prima cappella di sinistra, Parma.
Santa Cecilia e David, anno 1523, tecnica a olio su tela (sportelli d’organo), 538 x 278 cm, chiesa di Santa Maria della Steccata, Parma.
Santa Barbara, anno 1523 circa, tecnica a olio su tavola, 48 x 39 cm, Museo del Prado, Madrid.
Circoncisione di Gesù, anno 1523, tecnica a olio su tavola, 42 x 31,4 cm, Institute of Arts, Detroit.
Santa con due angeli, anno 1523-24 circa, tecnica a olio su tavola, 26 x 19 cm, Städel, Francoforte.
Ritratto di un collezionista, anno 1524 circa, tecnica a olio su tavola, 89 x 64 cm, National Gallery, Londra.
Autoritratto entro uno specchio convesso, anno 1524, diam. 24,4 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna.
Ritratto d’uomo col petrarchino, anno 1524, tecnica a olio su tavola, 66 x 31 cm, proprietà privata.
Stufetta di Diana e Atteone, anno 1523-24, affreschi, Fontanellato, Rocca Sanvitale.
Ritratto di Galeazzo Sanvitale, anno 1524, tecnica a olio su tavola, 109 x 81 cm, Gallerie di Capodimonte, Napoli.
Madonna col Bambino Sanvitale, anno 1524, affresco frammentario, Palazzetto Eucherio Sanvitale, Parma.
Ritratto d’uomo con libro, anno 1524 circa, tecnica a olio su tela, 70 x 52 cm, City Art Gallery, York.
Ritratto di Lorenzo Cybo, anno 1524 circa, tecnica a olio su tavola, 126 x 104 cm, Statens Museum for Kunst, Copenaghen.
Sacra Famiglia con angeli, anno 1524, tecnica a olio su tavola, 110 x 89 cm, Museo del Prado, Madrid.
Madonna Doria, anno 1525, tecnica a olio su tavola, 60 x 34 cm, Galleria Doria-Pamphilj, Roma.
Natività con angeli, anno 1525, tecnica a olio su tavola, 59 x 34 cm, Galleria Doria-Pamphilj, Roma.
Madonna col Bambino, anno 1525, tecnica a olio su tavola, 44 x 31 cm, Galleria degli Uffizi (depositi), Firenze.
Visione di san Girolamo, anno 1526-27, tecnica a olio su tavola, 343 x 149 cm, National Gallery, Londra.
Madonna Vasari, anno 1526 circa, tecnica a olio su tavola, 63,5 x 50,7 cm, Courtauld Gallery, Londra.
Conversione di san Paolo, anno 1527 circa, tecnica a olio su tela, 177 x 128 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna.
San Rocco e un donatore, anno 1527, tecnica a olio su tavola, 270 x 197 cm, basilica di San Petronio, Bologna.
San Rocco, anno 1528 circa, tempera su tela, 27,8 x 21,5 cm, Parma, proprietà privata.
Sacra Famiglia con san Giovannino, anno 1528 circa, tempera su tela, 159 x 131 cm, Gallerie di Capodimonte, Napoli.
Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria, anno 1529 circa, tecnica a olio su tavola, 20 x 27 cm, Louvre, Parigi.
Adorazione dei Magi, anno 1529, tecnica a olio su tavola, 120 x 94 cm, chiesa di San Domenico, Taggia (Imperia).
Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria, anno 1529 circa, tecnica a olio su tavola, 74,2 x 57,2 cm, National Gallery, Londra.
Ritratto virile su sfondo verde, anno 1529 circa, tecnica a olio su tavola, 29 x 23 cm, proprietà privata.
Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria, anno 1529 circa, tecnica a olio su tela, 73 x 58 cm, proprietà privata.
Uomo che sospende la lettura (attr.), anno 1529 circa, tecnica a olio su tavola, 67,5 x 53 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna.
Madonna Kedleston, anno 1529-30 circa, tecnica a olio su tavola, 48,5 x 35,5 cm, Kimbell Art Museum, Fort Worth.
Madonna di Santa Margherita, anno 1529-30 circa, tecnica a olio su tavola, 204 x 149 cm, Pinacoteca nazionale, Bologna.
Ritratto virile, anno 1530 circa, tecnica a olio su tavola, 100 x 70 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze.
Ritratto di giovane, anno 1529-30 circa, tecnica a olio su tavola, 97 x 82 cm, Royal Collection, Hampton Court.
Ritratto di Costanza Rangoni, contessa Gozzadini, anno 1530 circa, tecnica a olio su tavola, 50 x 46,4 cm, Kunsthistorisches. Museum, Vienna.
Madonna della Rosa, anno 1530 circa, tecnica a olio su tavola, 109 x 88,5 cm, Gemäldegalerie, Dresda.
Fanciullo con l’abbecedario e un dito in bocca, anno 1530 circa, tecnica a olio su tavola, 45,5 x 32,5 cm, proprietà privata.
Ritratto allegorico di Carlo V (attr.), anno 1530 circa, tecnica a olio su tela, 182 x 125 cm, Stati Uniti, proprietà privata.
Madonna di san Zaccaria, anno 1530-33 circa, tecnica a olio su tavola, 73 x 60 cm, Uffizi, Firenze.
San Girolamo, anno 1530-33 circa, tecnica a olio su tavola, 28 x 56 cm, proprietà privata.
Minerva, anno 1530-33 circa, tecnica a olio su tela, 63,5 x 46,5 cm, Royal collection, Hampton Court.
Tre teste (attr.), anno 1530-34 circa, frammenti di affresco, Galleria Spada, Roma.
Autoritratto (attr.), anno 1531 circa, tecnica a olio su tavola, 100 x 70 cm, Uffizi, Firenze.
Ritratto del Pianerlotto, anno 1531 circa, tecnica a olio su tavola, 52 x 42 cm, Galleria Borghese, Roma.
Ritratto virile (attr.), anno 1531 circa, tecnica a olio su tavola, 98 x 84 cm, Museo di Capodimonte, Napoli.
Tre vergini sagge e tre vergini stolte, anno 1531-39, affreschi, chiesa di Santa Maria della Steccata, Parma.
Schiava turca, anno 1533 circa, tecnica a olio su tavola, 67 x 53 cm, Galleria nazionale, Parma.
Cupido che fabbrica l’arco, anno 1533-35 circa, tecnica a olio su tavola, 135 x 65,3 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna.
Madonna dal collo lungo, anno 1534 circa, tecnica a olio su tavola, 216 x 132 cm, Uffizi, Firenze.
Antea, anno 1535 circa, tecnica a olio su tela, 135 x 88 cm, Museo di Capodimonte, Napoli.
Ritratto di Pier Maria Rossi di San Secondo, anno 1535-39 circa, tecnica a olio su tavola, 133 x 98 cm, Museo del Prado, Madrid.
Ritratto di gentiluomo (attr.), anno 1537 circa, tecnica a olio su tavola, 117 x 98 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna.
Ritratto di Camilla Gonzaga, anno 1538 circa, tecnica a olio su tavola, 128 x 97 cm, Museo del Prado, Madrid.
Lucrezia romana, anno 1540 circa, tecnica a olio su tavola, 68 x 52 cm, Gallerie di Capodimonte, Napoli.
Pala di Casalmaggiore, anno 1540, tecnica a olio su tavola, 253 x 161 cm, Gemäldegalerie, Dresda.
Tondo di santa Barbara, anno 1536-40 circa, tondo, tecnica a olio su tavola, diametro 26 cm, proprietà privata.
Autoritratto con berretto rosso (attr.), anno 1540, tecnica a olio su carta, 21 x 15 cm, Galleria nazionale, Parma.
Disegni
Matrimonio di Alessandro e Rossana, Hamburger Kunsthalle, Amburgo.
Studio per le sante Lucia e Apollonia, Kupferstichkabinett, Berlino.
Guarigione dei malati, Musée des Beaux-Arts, Angers.
Sposalizio della Vergine, collezioni del duca di Devonshire e Chatsworth, Chatsworth.
Studio per Diana e Atteone, Kupferstichkabinett, Berlino.
Autoritratto, collezioni del duca di Devonshire e Chatsworth, Chatsworth.
Giovane uomo con cani, collezioni del duca di Devonshire e Chatsworth, Chatsworth.
Giovane in piedi, British Museum, Londra.
Autoritratto con cane, British Museum, Londra.
Studio di nudi, British Museum, Londra.
Studio di profeta, British Museum, Londra.
Studio di filosofo seduto, British Museum, Londra.
Studio per la decorazione della Steccata, British Museum, Londra.
Conversione di san Paolo, collezione Seilern, Londra.
Studio per canefora, British Museum, Londra.
Figura di uomo in piedi, Galleria Estense, Modena.
Interno di chiesa con Presentazione al tempio, Victoria and Albert Museum, Londra.
Donna seduta a un tavolo, Museo di Capodimonte, Napoli.
Studio per la decorazione a rosoni della Steccata.
Serie di studi per il Mosè della Steccata, Metropolitan Museum, New York.
Discesa dello Spirito Santo, Museo di Capodimonte, Napoli.
Madonna con il Bambino e san Giovannino, Cabinet des Dessins, Parigi.
San Girolamo seduto presso un albero, Cabinet des Dessins, Parigi.
Giove e Antiope, Cabinet des Dessins, Parigi.
Marsia, Cabinet des Dessins, Parigi.
Studio di fanciullo, Cabinet des Dessins, Parigi.
Studio di putti,Cabinet des Dessins, Parigi.
Studio di canefore per la Steccata, Cabinet des Dessins, Parigi.
Sacra Famiglia con angelo, Cabinet des Dessins, Parigi.
Testa di cane, Cabinet des Dessins, Parigi.
Uomo seduto su una barca, Cabinet des Dessins, Parigi.
Madonna con cinque santi, Cabinet des Dessins, Parigi.
Studio di uomo nudo seduto, Cabinet des Dessins, Parigi.
Due putti in volo, Cabinet des Dessins, Parigi.
Scena mitologica, Cabinet des Dessins, Parigi.
Uomo seduto su una savonarola, Cabinet des Dessins, Parigi.
Santa Cecilia che suona il violino, Cabinet des Dessins, Parigi.
Madonna col Bambino, Parma, proprietà privata.
Maddalena lava i piedi di Cristo, proprietà privata, Parma.
Granchio, Nationalmuseum, Stoccolma.
Nudo in piedi di profilo, Istituto Nazionale per la grafica, Roma.
Madonna col Bambino, san Giuseppe e san Giovannino, Biblioteca Reale, Torino.
Madonna; Sacra Famiglia con santi, proprietà privata, Svizzera.
Madonna col Bambino, san Girolamo, san Francesco e altre figure, Gallerie dell’Accademia, Venezia.
La riproduzione dei contenuti di questo sito web di Arte, anche eseguita soltanto in parte, è vietata.