Rousseau il Doganiere: Autoritratto come pittore
Sull’opera: “Autoritratto come pittore” è un dipinto autografo di Rousseau il Doganiere realizzato con tecnica a olio su tela nel 1889-90, misura 143 x 110,5 cm. ed è custodito nella Narodni Galerie a Praga.
Sullo sfondo appaiono la torre Eiffel (dietro, e a sinistra, dell’albero del veliero) e un pallone (nel cielo, a destra). Si presuppone che entrambi, insieme alla nave con i suoi “gran pavesi, alludino all’Exposition Universelle di Parigi del 1889.
Alcuni studiosi, fra cui Certigny, però indicano la torre come un riferimento personale dello stesso artista, ovvero l’entrata di Joséphine, la futura seconda moglie, nella vita sentimentale del Doganiere: infatti la tavolozza, volutamente ripresa in frontale, reca i nomi delle due spose: “Clémence et Joséphine”. Da fonti certe si ricava invece che il pittore celebrò il secondo matrimonio soltanto nel 1893.
L’opera in esame è l’inizio di un ciclo di ritratti composti a cielo aperto, che lo stesso artista definiva “ritratti-paesaggio” di cui egli andava fiero di averne inventato lo sviluppo.
Il dipinto venne infatti mostrato per la prima volta – al Salon des Indépendants del 1890 – con il caratteristico titolo di “Io: ritratto-paesaggio”, suscitando polemiche soprattutto ironiche, tanto che il corrispondente del “Journal des Arts” scrisse del Doganiere: “Lui, propriamente, ha inventato il ritratto-paesaggio, e io gli consiglio di brevettare il titolo: ci sono tipi cosi poco scrupolosi da arrivare a servirsene”: e, sempre a proposito di quanto detto, in una missiva, datata 1907, il Doganiere asseriva: “Sono io l’inventore del ritratto-paesaggio, come ha riconosciuto la stampa”
Il dipinto fu venduto nell’agosto 1910 agli Yastrebzoff, assieme ad altri lavori di Rousseau. Si trova nella Narodni Galerie di Praga dal 1923.