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Pittore Giovanni Antonio Bazzi, meglio conosciuto come il Sodoma

Il Sodoma (Vercelli, 1477 – Siena, 15 febbraio 1549)

San Sebastiano
Sopra, un’opera dell’artista: San Sebastiano, 1525, Galleria degli Uffizi, Firenze

Biografia del Sodoma

Il Sodoma nacque a Vercelli nel 1477.

Suo padre era Giacomo Bazzi (per taluni studiosi “de’ Bazzi), calzolaio, e la madre Angela da Bergamo.

Già dalla tenera età – si parla che avesse soltanto tredici anni – iniziò a frequentare la bottega Giovanni Martino Spanzotti (1455 ca. – prima del 1528) che in quel periodo soggiornava a Vercelli.

Successivamente, nel 1498, il Sodoma si trasferì a Milano e quindi, nel 1501, a Siena dove si stabilì in modo quasi definitivo.

L’artista fu attivo anche a Roma, del cui soggiorno non si conosce la data di inizio, documentato però già dal 1508 quando fu chiamato in Vaticano da Giulio II, che gli commissionò la decorazione del soffitto nella Stanza della Segnatura. Nell’affresco della Scuola di Atene di Raffaello, che in quel periodo lavorava nella stessa stanza, il Sodoma è infatti – secondo alcuni studiosi – raffigurato accanto al grande urbinate.

A Villa Farnesina, a Roma, è conservato l’ affresco con le Nozze di Alessandro e Rossane, il capolavoro dell’artista realizzato per Agostino Chigi. L’opera fu tratta da un dipinto del IV secolo a.C. del pittore Aezione, andata perduta ma dettagliatamente descritta dallo scrittore greco Luciano di Samosata vissuto nel II secolo.

Il pittore in esame sì sposò molto giovane ma il suo matrimonio durò poco tempo. Una sua figlia si unì in matrimonio con Riccio Sanese (Siena, ca. 1505 – Siena, 1571), uno fra i migliori e versatili suoi allievi di bottega, attivo anche nel campo della scultura.

Il Sodoma – lo indica lo stesso appellativo affibbiatogli nel 1912 – era allora considerato un omosessuale, le cui tendenze vengono anche sottolineate nelle Vite del Vasari.

La la portata artistica del Sodoma è di grande rilievo, con un linguaggio pittorico che prepara al passaggio dal Rinascimento al Manierismo.

Le opere più significative del Sodoma

Il ratto delle Sabine, anno 1506-1507, tecnica a olio su tavola, 76 x 170 cm, Palazzo Barberini, Galleria Nazionale d’Arte Antica, Roma.

Veneri terrestre e Venere celeste tra amorini, intorno all’anno 1508, tecnica a olio su tavola, tondo, diam. 61 cm, Louvre, Parigi.

Flagellazione, intorno all’anno 1510, tecnica a olio su tavola, 36,5 x 70,3 cm, Museum of Fine Arts, Budapest.

Cupido in un paesaggio, intorno all’anno 1510, tecnica a olio su tela, 68 x 129 cm, Ermitage, San Pietroburgo.

Morte di Lucrezia, anno 1513, tecnica a olio su tavola, 71 x 61 cm, Museum of Fine Arts, Budapest.

Via del Calvario, anno 1510 circa, tecnica a olio su tavola, 36,5 x 62 cm, Museum of Fine Arts, Budapest.

Deposizione dalla croce, anno 1510-1513, tecnica a olio su tavola, 426 x 263 cm, Pinacoteca Nazionale, Siena.

Nozze di Alessandro e Rossane anno 1516-17, affresco, 370 x 660 cm, Villa Farnesina, Roma.

San Giorgio e il drago, anno 1518 circa, tecnica a olio su tavola, 137,8 x 97,6 cm, National Gallery of Art, Washington.

Presentazione della Vergine al Tempio, anno 1518, affresco, 295 x 305 cm, Oratorio di San Bernardino, Siena.

Stendardo di San Sebastiano, anno 1525, tecnica a olio su tela, 206 x 154 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze.

Sacra Famiglia con san Giovanni Battista, anno 1520-1530, tecnica a olio su tela, 83,5 x 58 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna.

Cristo flagellato presentato alla folla, anno 1525-1530 circa, tecnica a olio su tela, 60 x 59 cm, Metropolitan Museum, New York.

Andata al Calvario, anno 1525, tecnica a olio su tavola, Bob Jones University, Greenville (Carolina del Sud).

Cristo tra gli sgherri, anno 1525-1549 circa, tecnica a olio su tavola, Galleria degli Uffizi, Firenze.

Scene dalla vita di santa Caterina, anno 1526, basilica di San Domenico, Siena.

Ordinazione di Sant’ Alfonso (anno 1530), chiesa di Santo Spirito, Siena.

Sacra Famiglia con san Giovannino, anno 1530 circa, tecnica a olio su tavola, 70 x 47 cm, Museo civico, Montepulciano.

Compianto sul Cristo morto, anno 1533, tecnica a olio su tavola trasferito su tela, 111 x 86 cm, proprietà privata.

Esaltazione della Croce (opera attribuita all’artista), anno 1537 circa, affresco, Santuario della Madonna del Monte, Marciana, Isola d’Elba.

San Girolamo penitente, anno 1535-1545 circa, tecnica a olio su tavola, 141 x 111,8 cm, National Gallery, Londra.

Sposalizio mistico di santa Caterina, anno 1539-1540, tecnica a olio su tavola, 95 x 76 cm, Galleria Nazionale d’Arte Antica, Roma.

Pietà, anno 1540 circa, tecnica a olio su tavola, 69 x 58 cm, Galleria Borghese, Roma.

Sacrificio di Isacco, anno 1541, tecnica a olio su tavola, Cattedrale di Santa Maria Assunta, Pisa.

Madonna col Bambino, santi e un donatore, anno 1540-1549 circa, tecnica a olio su tavola, 48,9 x 37,8 cm, National Gallery, Londra.

Cristo alla colonna, Pinacoteca Nazionale, Siena.

Andata al Calvario, anno 1546, Museo della Contrada della Torre, Siena.

Sacra Famiglia, Galleria Borghese, Roma.

Scene dalla vita di san Benedetto, Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Asciano (SI).

Cristo Portacroce, Cappella Paradiso in Santa Maria Valleverde, Celano.

Fregio affrescato, Palazzo Cavalieri Leopardi, Roma.

Compianto sul Cristo morto Cristo e Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci, Sant’Anna in Camprena, Pienza.

Storie della Vergine e Crocefissione, chiesa di San Francesco, Subiaco.

Pietà, collezione dei marchesi Patrizi Montoro, Palazzo Patrizi., Roma

Pietà, proprietà privata, già in Santa Maria dell’Orto a Roma.

Soffitto nella Stanza della Segnatura, Città del Vaticano.

Ritratto di giovane uomo (disegno), Christ Church, Oxford.

Leda (copia da Leonardo), Galleria Borghese, Roma.

Maddalena, collezione dei marchesi Pandolfini, Firenze.

Ecce Homo, Pinacoteca di Brera, Milano.

Madonna con bambino, San Giovanni Battista e Santa Elisabetta, Walters Art Gallery, Baltimora.

Sacra Famiglia con San Giovanni Battista, tecnica a olio su tela 78,5  x  65 cm, Galleria dei dipinti antichi della Cassa di risparmio di Cesena, Cesena.

  • Bibliografia

Mostra delle opere di Giovanni Antonio Bazzi detto “Il Sodoma”‘ (a cura di Enzo Carli), catalogo / Comitato Vercelli-Siena per la Celebrazione di Giovanni Antonio Bazzi detto “Il Sodoma” nel IV Centenario della Morte. – Vercelli, SAVIT, anno ed. 1950.

Da Sodoma a Marco Pino: pittori a Siena nella prima metà del Cinquecento (a cura di Fiorella Sricchia Santoro. Testi di Alessandro Angelini ed altri), Firenze, S.P.E.S., anno ed.1988.

Roberto Bartalini, Giovanni Antonio Bazzi detto il “Sodoma”: (Vercelli, 1477 – Siena, 1549), in Domenico Beccafumi e il suo tempo, (catalogo mostra Domenico Beccafumi e il suo Tempo, Siena. Milano, Electa, anno ed. 1990. riferimenti alle pagine 228-252.

Roberto Bartalini, Le occasioni del Sodoma: dalla Milano di Leonardo alla Roma di Raffaello, Donzelli, Roma, anno ed. 1996.

Roberto Bartalini, Sodoma a Palazzo Chigi, in Scritti per l’Istituto Germanico di Storia dell’Arte di Firenze: (a cura di Cristina Acidini Luchinat, Luciano Bellosi, Miklós Boskovits, Pier Paolo Donati, Bruno Santi) settanta studiosi italiani. Casa Editrice Le Lettere, Firenze, anno ed. 1997, riferimenti alle pagine 233-238.

Roberto Bartalini, Sodoma, the Chigi and the Vatican Stanze, in The Burlington magazine, 143.2001, p. 544-553.

Daniele Radini Tedeschi, Giovan Antonio Bazzi detto il Sodoma: (Vercelli 1477 – Siena 1549), dissertazione sulla teoria delle influenze e sul metodo fisiognomico attraverso le botteghe di Padova, Ferrara e Vercelli, Roma, anno ed. 2008.

Daniele Radini Tedeschi, Sodoma – La vita, le opere e gli allievi di uno dei massimi artisti del Rinascimento, Subiaco, anno ed. 2010.

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