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Pittore Girolamo di Romano, meglio conosciuto come il Romanino

Il Romanino (Brescia, 1484 circa – 1566 circa)

Lo scaccia-importuni
Sopra, un’opera dell’artista: Lo scaccia-importuni, affresco, Palazzo del Buonconsiglio, Trento.

Breve biografia

Girolamo di Romano (o Romani), bresciano, meglio conosciuto come il Romanino, compie la sua prima formazione artistica sotto la guida del Ferramola (1478 circa – 1528).

Il suo amore per il Giorgione lo porta però ad una pittura dalla quale traspaiono tutte le caratteristiche di questo grande artista (Pala di San Francesco a Brescia e la Pala al Museo di Padova).

Più tardi aggiungerà ai toni scuri gamme tendenti al verde, e la sua pittura si avvicinerà più al Tiziano, come testimoniano gli affreschi con “Le storie di Cristo” (nel duomo cremonese) e ad altri due grandi artisti come il Lotto ed il Palma.

La ricchezza immaginativa e l’amore per la bellezza e l’eleganza, che sono le caratteristiche principali del Romanino, lo rendono sfarzosamente decorativo sia nelle tematiche religiose che nella ritrattistica.

Questo artista lascia a Trento importanti testimonianze della sua pittura (Affreschi al Castello) e consegna alla sua terra, rilevanti capolavori come “I santi Faustino e Giovita” nella Galleria Tosio e Martinengo, “Lo Sposalizio” ed una serie di affreschi (“la Resurrezione di San Lazzaro”, “la cena in casa del fariseo”, “San Giovanni e San Matteo”) in San Giovanni Evangelista.

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