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Biografia e vita artistica Jacob di Camille Pissarro

Biografia e vita artistica Jacob di Camille Pissarro

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Linguaggio pittorico e biografia di Pissarro

autoritratto
Autoritratto di Jacob Camille Pissarro

Jacob Camille Pissarro (Charlotte Amalie, 10 luglio 1830 – Parigi, 13 novembre 1903):

Camille Pissarro (1830-1903) è uno dei principali fondatori del gruppo impressionista.

Il suo percorso artistico è come quello dei suoi compagni, tutto in salita, talvolta scosso da ripensamenti ed improvvisi cambi di rotta.

Le sue tele esprimono e testimoniano, con un forte linguaggio espressivo, l’amore che ha per la natura e la vita.

Nonostante abbia frequenti tentazioni di sfuggire alle difficoltà dell’avventura impressionistica, è comunque l’artista più aperto alle tecniche rivoluzionarie, il più disponibile, colui che cerca sempre di mettere pace nei frequenti dissidi fra i vari componenti del gruppo ed è la persona carismatica a cui i più giovani si confidano e chiedono consigli.

Pont Royal e il Pavillon de Flore, 1903 tela cm. 54 x 65 Musée du Petit Palais Parigi.

La sua pittura risente gli influssi della lezione di Corot: prima, durante e – ancor più – dopo l’avventura impressionistica. Anche gli insegnamenti di Millet riempiono le sue opere di un profondo sentimento umanitario e, sotto l’aspetto tecnico, mantengono un corposo strato di pittura.

Dopo gli anni ottanta, proprio quando tutti i traguardi dell’Impressionismo sono stati raggiunti ed inizia il momento della gloria, Pissarro si stacca dal gruppo perché affascinato da una nuova tecnica: il “puntinismo” di Seurat e Signac. Anche questa volta ci sarà il ripensamento ed il ritorno alla tecnica impressionista che non lascerà più fino alla fine della sua vita. 

Cenni Biografici

Autoritratto, 1873, olio su tela, cm. 55 x 46, Museo d’Orsay, Parigi

Jacob Camille Pissarro, di origine ebrea, nasce a Sainth-Thomas nelle isole Antille il 10 luglio 1830.

Si reca in Francia nel 1842 per studiare in un collegio di Passy  (Savary). Appena rientrato nella sua terra nel 1848, si mette a lavorare con il padre per quattro anni, poi decide di partire per le terre d’oltreoceano (Venezuela) con il pittore danese Fritz Melbye (1853-1854).

Nel 1855 ritorna in Francia e si trasferisce a Parigi in modo definitivo. Frequenta prima l’Ecole des Beaux-Arts e dopo l’Académie Suisse, dove conosce Claude Monet.

Nel 1860 inizia una lunga relazione sentimentale con Julie Vellay che gli darà sette figli.

Nel 1861 incontra Suisse, Cézanne e Guillaumin all’Académie, con i quali due anni più tardi esporrà al Salon des Refusés. La carriera artistica di Jacob Camille Pissarro attraversa nel corso degli anni fasi contrastanti: viene rifiutato al Salon del 1867, ma riesce a presentare due sue opere paesaggistiche all’edizione del 1868, grazie all’interessamento di Daubigny.

Fanciulla con la verga (contadina seduta), 1881 tela 81 x 65 Museo d’Orsay, Parigi.

Nel 1870, durante l’invasione della Prussia si trasferisce a Londra. Laggiù si sposa con Julie Vellay e ritrova l’amico Claude Monet che lo mette in contatto con Durand-Ruel, al quale vende alcuni sue opere.

Ritornato in Francia nel 1871, si reca a Pontoise dove viene subito raggiunto da Guillaumin e Monet. Nel 1874 partecipa alla prima esposizione degli artisti dell’impressionismo.

Nel 1877 fa conoscenza con Paul Gauguin con il quale, nel 1881, avrà rapporti di lavoro a Pontoise. Lasciata Pontoise, nel 1882 si trasferisce per breve tempo ad Osny.

Nel 1883 il mercante d’Arte Durand-Ruel organizza la sua prima mostra personale. Dopo un breve soggiorno a Rouen, nel 1884 si trasferisce a Eragny-sur-Epte in modo definitivo. Grazie a Guillaumin, fa conoscenza con i giovani artisti del puntinismo: Georges Seurat (1885) e Paul Signac. Attratto e influenzato dal nuovo linguaggio, dipinge per qualche anno con la tecnica del “pointillisme” (1885-1890).

Pissarro nel 1886 conosce Vincent Van Gogh e, nell’anno successivo, viene invitato a partecipare alla mostra del gruppo Les XX a Bruxelles e all’esposizione internazionale di Georges Petit che si svolge ogni anno a Parigi. Negli anni successivi una malattia ad un occhio lo costringe a rallentare l’attività artistica.

La strada di Louveciennes, 1872 tela cm. 60 x 73, Museo d’Orsay, Parigi.

Nel 1891 fa montare nel suo studio un torchio e si dedica all’incisione. Tra il 1893 e il 1899 esegue alcune opere con vedute che hanno come soggetto strade e piazze di Parigi.

Nel 1900 prende in affitto un casa sul Pont-Neuf, e comincia una serie di opere dedicata al fiume Senna e alla facciata del monumentale Louvre. Negli ultimi anni della sua vita lavora spesso nei posti legati all’impressionismo: prima Moret, poi Dieppe e Le Havre, dove realizza l’ultima serie di opere dedicata all’attività movimentata del porto, pochi mesi prima di morire. Muore a Parigi nel novembre 1903.

Le opere più significative: Rive della Marna in inverno 1866 – Chicago, The Art Institute; la strada da Versailles a Louveciennes (Effetto neve) 1869 – Baltimora, The Walters Art Gallery; L’Hermitage a Pontois 1867 – New York, Guggenheim Museum; La fattoria di Montfoucault 1874 – Ginevra, Musée d’Art et d’Histoire; Fabbrica vicino a Pontois 1873 – Springfield (USA), Springfield Museum; La mietitura a Montfoucault 1876; Alberi in fiore, primavera, Pontoise 1877; Sentiero sotto bosco 1877;  Tetti rossi1877 – Parigi, Musée d’Orsay; Giovane contadina con cappello di paglia 1881 – Washington, National Gallery;  Ragazza con bastoncino (Contadina seduta) 1881 – Parigi, Musée d’Orsay; Le raccoglitrici di fieno 1889; La gelata bianca1889/90; Hyde Park 1890; Le bagnanti1895 ; Mattino d’autunno a Etagny 1897; Rue de l’Epicerie, Rouen  1898 – New York, Metropolitan Museum; Autoritratto  1898; Boulevard Montmartre: notte 1897 – Londra, National Gallery; Avenue de l’Opera: effetto di neve  1898; La siesta, Eragny-sur-Epte 1899.

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