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Pittore Giovanni Battista Piazzetta

Il Piazzetta (Venezia, 13 febbraio 1683 – ivi, 29 aprile 1754)

Giuditta e Oloferne
Sopra, un’opera del Piazzetta: Giuditta e Oloferne, olio su tela, 95 x 82 cm. soggetti sacri.

Cenni biografici

   Figlio d’arte (suo padre, Giacomo, era uno scultore ed intagliatore in legno), Giovan Battista Piazzetta nacque a Venezia il 13 febbraio 1683 e si formò sotto la guida di Antonio Molinari. Più tardi entrò a diretto contatto, in ambienti bolognesi, con le opere dei Carracci e del Guercino.

Tuttavia nella sua pittura si evidenzia una forte influenza del Crespi (Bologna, 1665 – Bologna, 1747), nella cui bottega, si pensa, fosse entrato intorno al 1703.

Nel 1711 il Piazzetta si trovava di nuovo nella città natale. Nel 1727, ancora a Bologna, divenne socio dell’Accademia Clementina.

Malgrado l’alta considerazione nell’opera del pittore, l’ultimo periodo vita – triste, misero e doloroso – fu trascorso in un’amara ma dignitosissima solitudine.

Lo stile

La sua pittura, grazie ad un’eccezionale intensità di percezione del mondo esterno, fu intenzionalmente concentrata e sintetizzata fino all’estremo.

Infatti pare che l’artista avesse voluto raggiungere le mete impossibili del plasticismo alla ricerca dell’assolutezza, cosa che rese la sua produzione – proprio per tale intima ed estrema complessità – oscillante tra le più alte vette dell’arte e veri e propri ripensamenti, sfocianti spesso nell’insoddisfazione del non raggiunto fine.

Tecnicamente, infatti, il Piazzetta si distacca dalla pittura veneta del suo periodo per l’impiego di un’insolita forza disegnativa, per nulla di lineare, nonostante il suo tratto conservi pur sempre un’appropriata impronta pittorica.

A rafforzare tale opinione basti ricordare che a tutt’oggi egli venga considerato come il più grande disegnatore del Settecento ed uno dei più alti interpreti della corrente patetico-chiaroscurale, in assoluto contrasto con lo stile chiarista.

Il suo esempio influì certamente nella scuola veneta a venire ma anche in artisti maturi, tra i quali si potrebbe inserire anche il Crespi, che fu un suo maestro.

La lezione del Piazzetta contribuì ad alimentare con linfa vitale anche gli ariosi sogni del Tiepolo.

Opere del Piazzetta custodite a Roma

Giuditta e Oloferne, Accademia di San Luca.

Giuditta e Oloferne, Galleria Corsini.

Opere conservate a Venezia:

Il martirio di San Giacomo, Chiesa di San Stae

L’indovina, Gallerie dell’Accademia

Visione di San Filippo Neri, Chiesa di Santa Maria della Fava

Gloria di San Domenico, Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo

Opere a Salisburgo, Residenzgalerie:

Contadina.

Pastorello.

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