La pittura fiamminga – Primitivi Fiamminghi
I primi decenni del Quattrocento delle Fiandre vengono rappresentati dalla "Scuola dei Primitivi fiamminghi", dalla quale uscivano di solito composizioni a carattere religioso.
I primi decenni del Quattrocento delle Fiandre vengono rappresentati dalla "Scuola dei Primitivi fiamminghi", dalla quale uscivano di solito composizioni a carattere religioso.
Come i pittori toscani del Quattrocento, anche i fiamminghi dello stesso periodo stavano effettuando approfondite ricerche sulla rappresentazione della realtà. Anche nelle Fiandre si ebbero enormi sviluppi
I pittori fiamminghi quattrocenteschi furono i primi a perfezionare e sviluppare la tecnica della pittura ad olio ponendo rimedio ai vari inconvenienti.
Le caratteristich dell'arte fiamminga sono: l'impiego dei pigmenti ad olio; le inedite rappresentazioni della spazialità e volumetria, unificate tramite la luce; la descrizione particolareggiata delle scene
La pittura fiamminga incominciò a diventare importante nei primi decenni del Quattrocento grazie ai pittori delle Fiandre, il cui capostipite fu Jan van Eyck
Arte del Quattrocento: Il linguaggio figurativo in tutta l'Italia del nord è ancora in pieno sviluppo per tutto il periodo del Quattrocento, basti pensare ai pregiatissimi lavori di Paolo Uccello ed Andrea del Castagno
La Cupola del Brunelleschi in Firenze a Santa Maria del Fiore: La prima volta che viene scritto un elogio sulla cupola fiorentina del Brunelleschi in Santa Maria del Fiore è quello fatto da Battista Alberti
Personaggi principali del primo 1300: In questo inizio secolo, oltre alla stimatissima scuola di Giotto ce ne sono altre, della stessa vitalità. Tutte queste scuole di pittura sono influenzate dal nuovo linguaggio realistico di Giotto
Ambrogio Lorenzetti, fratello di Pietro (prime documentazioni 1319 - 1347) realizza nell'anno 1319 la Madonna della chiesa di Sant'Angelo (Vico l'Abate) in Val di Pesa
La pittura poetica di Simone Martini (1284/85-1344) parte certamente da Duccio di Boninsegna. La sua Maestà, realizzata tra il 1313 ed il 1315 (con ininterrotte modifiche fino al 1321) è attualmente custodita nel Palazzo Pubblico di Siena.