Amerigo Bartoli
Bartoli Amerigo inizia con la frequentazione di ambienti culturali nella sua città natale, poi, frequentando il celebre Caffè Aragno, ha la fortuna di conoscere Emilio Cecchi, Ardengo Soffici e di Vincenzo Cardarelli
Bartoli Amerigo inizia con la frequentazione di ambienti culturali nella sua città natale, poi, frequentando il celebre Caffè Aragno, ha la fortuna di conoscere Emilio Cecchi, Ardengo Soffici e di Vincenzo Cardarelli
Bartolena Cesare si avvia allo studio della pittura sotto la guida del Pollastrini, poi frequenta il Caffè Michelangelo di Firenze nel periodo delle famose riunioni dei macchiaioli
Federico Barocci è affascinato dalla pittura di Raffaello, dalla quale prende ispirazione, e consigliato da Taddeo Zuccari
Giuseppe Barison inizia la sua prima formazione artistica alla scuola di Karl Haase come pittore. In seguito frequenta l'Accademia di Vienna dove trova come insegnanti Ritter Von Engerth e De Blass
Dal 1929 al 1935 Michele Baretta frequenta la Scuola di pittura del Reffo nel Collegio Artigianelli di Torino
Alessandro Bardelli, coevo di altri pittori come il Curradi ed il Cigoli, subisce le loro influenze, ovvero lo stile toscano del periodo, ma la sua pittura ben presto si arricchisce di caratteristiche personali
Agostino Barbieri inizia in una bottega artigianale di onoranze funebri facendo lavoretti scultorei per le tombe
Barabino è artisticamente attivo in Italia ed all'estero con numerose committenze. Opera nelle chiese sparse nella riviera ligure: Santa Margherita, Sampierdarena, Rapallo, Sestri Levante, Camogli.
La pittura di Angelo Barabino è di matrice divisionista e simbolista. Subisce fortemente le influenze di Pellizza da Volpedo.
Bandinelli inizia a formarsi nella bottega di orafo del padre. Ha i primi insegnamenti d'arte da Giovanni Francesco Rustici, uno scultore che frequenta Leonardo da Vinci.