Nella penisola italica una molteplicità di popolazioni civilizzate con lingue diverse tra loro cresce a dismisura durante i primi 8 -10 secoli a.C. originando civiltà molto articolate. Dalle più disparate tradizioni culturali della popolazione italica si distinguono quelle degli Etruschi e quelle dei Romani
Agli inizi del IV secolo a.C. inizia timidamente a prendere forza la scuola di Paestum, i cui consistenti sviluppi si noteranno soprattutto negli ultimi decenni
Abbiamo visto fin adesso i forti sviluppi dell'arte vascolare italiota ed abbiamo evidenziato, insieme a molte cose positive, come l'impiego della policromia e della prospettiva, una incapacità di composizione strutturale
Lo stile della scuola apula continua a svilupparsi nel corso del IV secolo dando forza ad una tematica che dominerà nella maggior parte della decorazione vascolare, soprattutto in quella dei grandi vasi.
Siamo intorno ai primi decenni del IV secolo e nella penisola italica l'arte decorativa della ceramica si sviluppa rapidamente integrandosi con le nuove ricerche della grande pittura
Gli accenni nell'impiego di quella che oggi chiamiamo "prospettiva", incominciano a prendere forza in questo periodo dell'arte classica, ma sono ancora sporadici ed appena delineati
L'influenza dello stile fiorito ha una tale forza da diffondersi rapidamente in tutto il bacino del Mediterraneo
Gli artisti della ceramica italiota, intorno al 380 a.C. hanno a loro disposizione i modelli dell'arte attica, tra i quali si evidenziano, nel campo del vascolare, quelli di dimensioni più vaste
La comparsa di Roma in tutto bacino del Mediterraneo e soprattutto in quello orientale coincide con l'improvviso aumento degli artisti nostalgici alle regole canoniche del passato, che prendono ispirazione sia alle forme schiettamente classiche che a quelle ellenistiche, compreso il barocco (ellenistico).
Si può certamente affermare che di tutti i periodi artistici, il barocco ellenistico è quello che più assomiglia alla creatività dei nostri giorni. Tanto i Maestri uscivano fuori dai canoni del classicismo, quanto nei nostri giorni procediamo in una trasfigurazione che ci conduce dalla totalità al pluralismo, dalla conformità alla disparità.