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Pittore e scultore Alberto Giacometti

Alberto Giacometti (Borgonovo, Stampa, 10/10/1901 – Coira, 11/01/1966)

Alberto Giacometti: Autoritratto
Alberto Giacometti: Autoritratto

Breve biografia di Alberto Giacometti

   Di origini svizzere e figlio d’arte (suo padre, Giovanni, era anch’esso un noto pittore), Alberto Giacometti frequentò la Scuola di Arti e Mestieri di Ginevra, soggiornò a Roma (1920-21) e visse a Parigi.

La sua arte, decisamente influenzata dai cubisti agli esordi della sua carriera, si orientò più tardi verso il Surrealismo, da cui trasse quel magico senso della dilatazione spaziale, talvolta risolto in delicate e fragili strutturazioni lineari: significativi sono la “Boccia sospesa”, realizzata nel 1930 ed attualmente custodita nella Kunsthaus a Zurigo, e il “Palazzo alle 4 del mattino”, eseguito negli anni 1932-33 ed oggi nel Museum of Modern Art di New York.

Nella capitale francese, ove si stabilì dal 1922 (salvo i suoi svariati soggiorni), frequentò lo scultore Emile-Antoine Bourdelle (Montauban, 1861 – Le Vésinet, 1929) e s’iscrisse all’Académie de la Grande-Chaumière.

Nel 1929 aderì al movimento surrealista e nelle sue composizioni incominciarono a riapparire le figure umane, talvolta riecheggianti le forme delle statuette preistoriche, alle quali integrava quella delicata e sensibile plasticità in nuovi rapporti spazio-ambiente, suggeriti, per l’appunto, dalla tenue strutturazione di tali soggetti.

Molto spesso le sue tematiche sono legate alla solitudine e alla fragilità dell’uomo che frequentemente si trova a confrontarsi con l’immensa vacuità dello spazio: appartiene a quel periodo l’ “Uomo indicante”, realizzato nel 1947 ed attualmente godibile nella Tate Gallery di Londra.

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale l’artista rimase a Ginevra.

Nel 1947 ritornò a dipingere dal vivo, come fece agli inizi della sua carriera artistica, senza tuttavia tralasciare la scultura.

L’opprimente senso di angosciosa esistenza, che emerge in gran parte dell’operato dell’artista, fu avvertito anche dallo scrittore e filosofo francese Jean Paul Sartre (1905 – 1980).

Negli anni Sessanta Giacometti vinse due importantissimi premi: il Gran Premio alla Biennale di Venezia (1962) e il Grand Prix des Arts de la Ville de Paris (1965).

Alcune significative opere di Alberto Giacometti

Dipinti

Autoritratto (1921)

Le Couple (1926)

Pomme sur un buffet (1937)

La Mère de l’artiste (1937)

Stehende Figur (1947)

Paysage à Stampa (1952)

La rue (1952)

Rue d’Alésia (1954)

Diego in a Plaid Shirt (1954)

Annette dans le studio (1954)

Yanaihara (1958)

Annette (1962)

Sculture

Torse (1926)

Le Couple (1927)

Femme cuillère (1927)

Tête qui contemple (1927)

Composition cubiste. Homme (1927)

Homme et femme (1929)

Femme couchée qui rêve (1929)

La Boule suspendue (1930)

Objet désagréable à jeter (1931)

Pointe à l’œil (1932)

Projet pour un couloir (1932)

Femme égorgée (1932)

On ne joue plus (1932)

La Femme qui marche (1932)

Main prise (1932)

Le Palais à quatre heures du matin (1932)

Table surréaliste (1933)

Cage (1933)

Fleur en danger (1933)

L’Objet invisible (1934; anche conosciuto col titolo Mains tenant le vide)

Nuit (1946)

Le Nez (1947)

L’Homme au doigt (1947)

Homme qui marche (1947)

Tête sur tige (1947)

Femme au chignon (1948)

La Place (1949)

Grande figure (1949)

Le Petit Lustre (1950)

Le Chariot (1950)

Le Chat (1951)

Le Chien (1951)

Femme debout (1953)

Tête de Diego sur socle (1953)

Bust of Diego (1954)

Femmes de Venise (1956)

Grande femme IV (1960)

Grandes Figures III (1960)

Grandes figures II (1960)

L’Homme Qui Marche I (1960)

Arbre (1961; realizzata per Aspettando Godot di Samuel Beckett)

Bibliografia

Jacques Dupin, Alberto Giacometti, Maeght, anno 1962, Parigi.

Reinhold Hohl, Alberto Giacometti, Gerd Hatje, anno 1971, Stuttgart.

A cura di Christian Klemm, Die Sammlung der Alberto Giacometti-Stiftung, Zürcher Kunstgesellschaft, anno 1990, Zurigo.

Suzanne Pagé (a cura di), Alberto Giacometti. Sculptures – peintures – dessins (catalogo mostra Musée d’art moderne de la Ville de Paris, ), anno 1991, Parigi..

Yves Bonnefoy, Alberto Giacometti. Biographie d’une oeuvre, Flammarion, anno 1991, Parigi.

A cura di Toni Stooss, Patrick Elliott e Christoph Doswald (catalogo mostra Kunsthalle Wien, 1996), Alberto Giacometti, Gerd Hatje, anno 1996, Stuttgart.

Jean Soldini, Alberto Giacometti. La somiglianza introvabile, Jaca Book, anno 1998, Milano.

Idem, Conoscenza, attrazione e temporalità nell’opera di Alberto Giacometti , in catalogo Giacometti. Dialoghi con l’arte,a cura di Casimiro Di Crescenzo, Simone Soldini, con la collaborazione di J. Soldini, Mendrisio, Museo d’Arte, anno 2000, nelle pagine da 27 a 48.

Christian Klemm, Carolyn Lanchner, Tobia Bezzola, Anne Umland, Alberto Giacometti (catalogo mostra Kunsthaus Zürich, 2001 e The Museum of Modern Art, New York,), Nicolaische Verlagsbuchhandlung, anno 2001, Berlino.

Agnès de la Beaumelle (a cura di), Alberto Giacometti. Le dessin à l’oeuvre (catalogo mostra Centre Georges Pompidou, Musée national d’art moderne, Paris, 2001), Gallimard, anno 2001, Parigi.

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