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Pittore Camillo Boccaccino

Camillo Boccaccino (Cremona, 1505 – 1546)

Resurrezione di Lazzaro
Sopra, un affresco dell’artista: Resurrezione di Lazzaro, chiesa S. Sigismondo, Cremona

Cenni biografici

Nascita: Cremona, 1505.

Morte:  1546.

Formazione artistica: Figlio del pittore Boccaccio, dopo i primi apprendimenti presso il padre, Camillo si reca a Venezia (1525 come da documentazioni). Qui studia probabilmente nella bottega di Tiziano e segue con attenzione la pittura del Pordenone.

Un cenno biografico: Dopo l’esperienza veneziana il Boccaccino si trova a Piacenza dove realizza le ante d’organo di Santa Maria di Campagna (1529), attualmente smembrate e custodite in luoghi diversi (due pannelli con la raffigurazione dell’Annunciazione sono rimasti in loco, mentre le ante dove sono raffigurati David ed Isaia si trovano a Palazzo Farnese).

Si tenga presente che per un certo periodo si è pensato che le tavole fossero state eseguite da Dosso Dossi, e che Roberto Longhi le attribuì addirittura al Tiziano.

Un cenno bibliografico:

Traccia per Camillo Boccaccino, M. Gregori, in “Paragone” 37 (1953).

Camillo Boccaccino, G. Bora, in “Kalòs”, 2 (1971).

Aspetti della grafica cremonese per S. Sigismondo, M. Giampaolo, in “Antichità viva”, 13 (1974).

Documenti per Camillo Boccaccino e un’aggiunta al “Giornale” di San Sigismondo in I segni dell’arte, R. Miller, a cura di G. Bora e M. Zlatolhavek, Milano 1997.

I Campi, Milano 2005, M. Tanzi.

 

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