Giulio Benso (Pieve di Teco, 30 ottobre 1592 – Pieve di Teco, 1668)
Cenni biografici
Nascita: Pieve di Teco, 30 ottobre 1592.
Morte: Pieve di Teco, 1668.
Formazione artistica: Benso ha l’occasione formarsi artisticamente sotto la protezione di un noto mecenate di origine genovese, G. Carlo Doria, che lo ospita nelle sue proprietà di Genova. qui il Benso frequenta l’Accademia del Nudo. Giovanni Carlo Doria lo fa entrare nella celebre scuola di G. Battista Paggi dove conosce moltissimi artisti che frequentano casa Doria, e tra questi Giulio Cesare Procaccini.
La sua pittura: le ultime opere di Benso si caratterizzano soprattutto dal corposo ed efficace cromatismo che risalta nei sontuosi panneggi dei personaggi ritratti . Il suo grande capolavoro è per il presbiterio e l’abside della chiesa genovese dell’Annunziata del Vastato.
Dove è artisticamente attivo: soprattutto nella regione Liguria, soprattutto Genova, e Pieve di Teco. Per la sua popolarità, il Benso è molto richiesto anche all’estero: si reca a Cagnes-sur-Mer per affrescare La caduta di Fetontela in una sala del Palazzo Grimaldi. Esegue anche opere da cavalletto da inviare in Germania per l’Abbazia di Weingarten.
Alcune sue opere
Lapidazione di Santo Stefano del 1630 circa, – disegno preparatorio – custodito ad Hannover, Kestner-Museum;
Santa Lucia da Siracusa, nella Chiesa di Sant’Ambrogio ad Alassio.
Partita a scacchi sotto le mura di Troia – realizzata tra 1637-1639.
Gli affreschi dell’Immacolata Concezione, dell’Annunciazione della Vergine e l’abbraccio dei santi Gioacchino ed Anna – realizzati tra 1640-1644 c. nella Basilica della Santissima Annunziata del Vastato a Genova.
L’affresco della Caduta di Fetonte Cagnes-sur-Mer, Castello.
La Vergine col Bambino e i santi Benedetto e Scolastica.
Trinità adorata dai santi.
Crocefissione e la Cacciata di Santo Stefano dal Tempio – Abbazia Benedettina, Weingarten.
Matrimonio della Vergine – 1659 – Oratorio della Santissima Annunziata, Spotorno.
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