(Isola della Scala, 30 marzo 1915 – Sirmione, 13 agosto 2006)
Note biografiche
Morte: Sirmione il 13 agosto del 2006.
Formazione artistica: inizia in una bottega artigianale di onoranze funebri facendo lavoretti scultorei per le tombe. Da qui si vede subito il forte richiamo alla scultura ma, data la povertà, gli resta difficile una formazione artistica istituzionale.
Nonostante tutto, e con l’aiuto dei fratelli maggiori, riesce a studiare all’Accademia Cignaroli ed a diplomarsi al Liceo artistico. Indebolito fisicamente e psichicamente dagli eventi della seconda guerra mondiale, a cui il Barbieri partecipa attivamente, abbandona la scultura per dedicarsi alla pittura.
La sua pittura: fra l’astratto ed il figurativo, con tristi tematiche derivate dalle esperienze vissute personalmente nella guerra: vi sono tra esse le orrende verità sulle deportazioni e la vita nei campi di sterminio.
L’attività pittorica, vissuta come un costante rivalsa della vita sull’esperienza di morte vissuta a Mauthausen, lo porta a prediligere un dipingere che esplora il confine fra astratto e figurativo.
Un cenno bibliografico: Il suo in “Un cielo carico di Cenere”, Società Editrice Vannini), 1989.