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La Bad Painting è una pittura all’apparenza mal eseguita, ove non manca il messaggio ironico, provocatoriamente volgare, con il preciso intento di ridicolizzare i canoni accademici della composizione e l’esagerato intellettualismo – “concettuale” – degli anni Settanta.
Bad Painting
L’espressione Bad Painting venne usata per la prima volta in occasione della presentazione di una mostra di pittura, allestita nel febbraio del 1978, da Neil Jenney nel New Museum di New York. Poco più tardi quell’espressione divenne il nome di una corrente artistica inglese, per l’appunto, la “Bad Painting”.
Questa pittura, essenzialmente figurativa ed affine a quella di un’altra corrente assai in voga in quel momento in Gran Bretagna, la Young British Art, fu sostenuta dal guru del mercato dell’arte contemporanea Charles Saatchi, che già sponsorizzava altri movimenti anglosassoni, pressappoco dello stesso genere.
È assai arduo distinguere l’indice di trasgressività di queste correnti avendo come soli punti di riferimento il kitsch (cattivo gusto portato all’esasperazione) ed il trash (spazzatura) dal momento che la volontà di disgustare generalmente si ripercuote su sé stessa.
A questi due parametri bisogna sempre affiancare il ricercato messaggio ironico, spudoratamente evidenziato, al di fuori di qualsiasi intenzione artistica: Chris Ofili (nato il 10 Ottobre 1968), uno dei massimi interpreti della Bad Painting, presentò alla mostra “Sensation” del 1997 alcune opere polimateriche eseguite con lo sterco di elefante.
Certamente ci sono stati precedenti, anche di celebri Artisti, come ad esempio Mirò (che tuttavia non impiegò la cacca di animali), ma non si può assolutamente giustificare, neanche considerando la maestria d’esecuzione, l’impiego di tale sostanza se non in chiave assolutamente provocatoria. Si pensi anche a Piero Manzoni (Soncino, 13 luglio 1933 – Milano, 6 febbraio 1963) con la sua “Merda d’artista”, anche se il “messaggio” contenuto in essa aveva significato un po’ più intellettuale, al di fuori di intenzioni scandalistiche.