Biografia di Carlo Avondo
Vittorio nacque a Torino da Carlo Avondo, un ricco e noto avvocato, e da Giuseppina Isnardi, figlia di un famoso chirurgo.
L’artista frequentò il Ginnasio di Vercelli, quindi si trasferì a Pisa iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di quella città studiando pittura, poi iniziò a frequentare il paesaggista svizzero Alexandre Calame (Vevey, 1810 – Mentone, 1864) a Ginevra, dove ebbe occasione di conoscere il Fontanesi (Reggio Emilia, 1818 – Torino, 1882).
Più tardi fu affascinato dallo stile corottiano, tanto che la sua pittura subì forti influssi del grande paesaggista parigino.
L’Avondo allestì – ma con scarsi successi – diverse mostre personali a Roma, dove risiedette dal 1857.
Nel 1860 il pittore si trasferì a Torino e, nel 1866, a Lozzolo. Qualche anno dopo acquistò il celebre Castello di Issogne, che dopo averci effettuato un accurato restauro, nel 1907 ne fece dono allo Stato.
Nel 1891 fu assunto come direttore nel Museo Civico di Torino, il prestigioso incarico che tenne fino alla sua morte, avvenuta il 14 dicembre 1910.
Gli studiosi di Storia dell’arte, per i suoi paesaggi resi eleganti con delicate armonie di luce e cromatismo, lo accostano a Charles-François Daubigny (Parigi, 1817 – Parigi, 1878), pittore paesaggista da lui conosciuto personalmente.
Bibliografia
E. Thovez, L’opera pittorica di Vittorio Avondo, anno 1912, Torino.
I. Cremona, Disegni di Vittorio Avondo, anno 1946, Torino.
Tra verismo e storicismo. Vittorio Avondo (1836-1910) dalla pittura al collezionismo, dal museo al restauro, Atti del Convegno (svoltosi il 27 ottobre 1995 a Torino), a cura di R. Maggio Serra e B. Signorelli, anno 1997 Torino.
P. Cavanna, R. Passoni, S. Berselli, Vittorio Avondo e la fotografia, Torino.