Breve biografia di Antonio da Negroponte
Non esistono notizie e datazioni relative Antonio da Negroponte, essendo il suo nome legato all’unica opera a noi pervenuta, cioè la pala, firmata “Frater Antonius de Negropon Pinxit”, attualmente custodita nella chiesa di S. Francesco delle Vigne, a Venezia.
Dalla stessa firma si ritiene fosse stato un frate, e come tale avrebbe potuto soggiornare per più periodi nelle più disparate zone.
Dal momento che non si hanno notizie di questo pittore, si pensa che il soggiorno di Venezia (una città assai importante nella Storia dell’arte) sia stato assai breve.
La pala sopra accennata, “Madonna in trono col Bambino disteso sulle ginocchia” è un dipinto dalle intense caratteristiche decorative. Ai lati della Vergine, e nella zona soprastante ad essa, sono raffigurati dei putti che le reggono il manto. Nella zona alta appaiono festoni con frutta e foglie.
Lo stile, certamente di carattere rinascimentale – di ascendenza padovana – è tuttavia ancora legato alle rappresentazioni della pittura tardogotica. L’itinerario critico di questa discussa pala – assai vivace per il suo festoso cromatismo – è stato oggetto di accese discussioni.
Lionello Venturi, che datò l’opera intorno al 1450 e la definì un capolavoro, asserì altresì che Antonio da Negroponte fu il padre dell’arte padovana a Venezia e maestro di Carlo Crivelli.
Il Testi, invece, rilevando nel dipinto ascendenze padovane e vivarinesche, considerò l’artista come un pittore “ritardatario”.