Beato Angelico (1395 – 1455)
Brevi cenni biografici
Nascita: Vicchio 1395. Morte: Roma, 1455.
Formazione artistica: frate domenicano con formazione in ambito fiorentino presso Gherardo Stamina e Lorenzo Monaco. Da quest’ultimo riprende l’uso di una forte luminosità, tanto da annullare gli effetti delle ombre e, l’uso di colori forti ed accesi quasi a raggiungere l’innaturale.
In seguito risente degli influssi del Masaccio e la luce, nella sua pittura diventa diafana dando risalto alle figure nelle varie composizioni.
Periodo di appartenenza: la sua prima fase è quella del primo Rinascimento ma già risente di alcuni influssi gotici di Gentile da Fabriano.
La sua pittura: tematiche religiose, miniature, pale e tavole d’altare.
Dove è artisticamente attivo: Firenze, Roma, Orvieto;
Alcune sue significative opere: Incoronazione della Vergine (intorno al 1420), Natività (1440-1441), Annunciazione (1424 o intorno), San Nicola da Bari e San Michele Arcangelo (tra il 1424 e il 1425), La Tebaide (1420 o intorno), L’Annunciazione (1432-1434 o intorno), Incontro fra san Domenico e san Francesco (1430 o intorno), Scena della vita dell’apostolo Giacomo (1430 o intorno), Madonna dell’Umiltà (tra il 1433 e il 1435), Deposizione dalla Croce (1437-1440 o intorno), Imposizione del nome del Battista (tra il 1434 e il 1435), Sant’Antonio (1435 — 1440), La Trasfigurazione (1441-1443 o intorno), Deposizione (1438 – 1440), La predica di Santo Stefano e la disputa nel Sinedrio (1447-1450 o intorno), Il Giudizio Universale (1432-1435 o intorno), San Lorenzo riceve i tesori della Chiesa e fa la carità (1447-1450 o intorno), Angelo annunciante e Vergine annunciata (1450), Preghiera nell’orto, Un cenno bibliografico: L. Berti, “Beato Angelico”, I maestri del Colore, Fabbri Editori, 1964. Le opere raffigurate: L’annunciazione al Museo di San Marco a Firenze; L’Annunciazione al Museo del Prado di Madrid.