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Pittura acrilica: La tecnica della pittura acrilica risale a pochi decenni fa.
Di pronto indurimento e di una notevole lucentezza, i pigmenti acrilici non sono altro che tempere scremate, solubili in presenza di acqua, che al posto dei leganti di tipo organico, tramandatici da un’antica tradizione – tipo l’albume dell’uovo – hanno agglomeranti del tipo sintetico a base acrilica, dalla quale prendono il nome.
Recentemente, questa, è diventata una delle tecniche più impiegate nel mondo dell’arte pittorica, sia come complemento che in sostituzione di quella a olio.
Generalmente la pittura acrilica ha caratteristiche migliori di quelle della pittura ad olio, poiché essicca in pochissimi minuti e, quando la pittura è data per stesura, si abbreviano in modo considerevole i tempi di attesa tra una seduta e l’altra. Essendo un pigmento molto più magro e meno elastico di quello a olio, è però, più soggetto ad escoriazioni.
Le gamme cromatiche dei colori acrilici, comprese in più archi di tonalità, sono sempre più fredde e più povere di quelle dei colori ad olio.
Occorre fare molta attenzione nella pulizia dei pennelli, che devono essere immediatamente risciacquati per evitarne il danneggiamento provocato dal colore essiccato. Bastano pochissimi minuti e già il pennello è quasi irrimediabilmente rovinato. Soltanto nei casi di essiccazione appena iniziata, è possibile recuperare il pennello, immergendo le sue setole nella pittura stessa, più volte, spennellando su una superficie.