Eugène Delacroix: Il massacro di Scio
Sull’opera: “Il massacro di Scio“ è un quadro di Delacroix realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1823-1824, misura 417 x 354 cm. ed è custodito al Louvre, Parigi.
La guerra d’indipendenza che all’inizio vedeva contrapposti i turchi ed i greci nel 1820 stimolava l’entusiasmo della popolazione progressista europea, cosi come il triste evento rappresentato in quest’opera suscitò il senso orrore e disprezzo di tutto l’Occidente. Il pittore attinse, con con molta probabilità, dai racconti del colonnello Voutier.
Secondo gli studiosi di storia dell’arte, osservando l’opera dal punto di vista stilistico, si evidenziano relazioni paesaggistiche con la pittura di Constatale.
Il “Massacro di Scio” venne esposto al Salon di Parigi nel 1824 e sollevò moltissimi elogi – come quelli di Th. Gautier – ma anche molte perplessità (Gros, che nonostante ammirasse Delacroix, qualificò l’opera come il “massacro della pittura”
In ogni caso il “Massacro di Scio” segna non solo una svolta nell’arte di Delacroix, ma in quella dell’Ottocento, soprattutto per il modo nuovo e fortemente spregiudicato nell’esprimere il colore nell’atmosfera con inediti contrasti di luce ed ombre.
A questo risultato concorrono probabilmente anche alcuni spunti attinti dal Tiepolo, soprattutto nella pala del Duomo di Este. Un allievo di Delacroix, Lassalle-Bordes, sosteneva che furono apportati ritocchi all’opera nel 1847; ma la notizia, che già allora fu accolta con scetticismo, venne poi scartata del tutto dagli studiosi del secolo scorso.
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