Paul Gauguin: Due donne tahitiane
Esistono diverse versioni (non copie) dello stesso autore, fra le quali presentiamo in questa pagina quelle del 1891 e 1899.
Versione 1891
Sull’opera: Due donne tahitiane è una composizione autografa di Paul Gauguin, esponente (post-impressionista), realizzata con tecnica a olio su tela nel 1891. Misura 69×91,5 cm. e si trova nel Museo d’Orsay di Parigi.
Questo dipinto, dalla tecnica e dal tema apparentemente banali, come pure l’altro presentato nella presente pagina, ha in realtà un armonioso schema compositivo e, soprattutto, tonale nell’impianto cromatico. Infatti sono assenti le variazioni chiaroscurali, che si risolvono invece in campiture piuttosto omogenee. Si osservi a tal proposito il pareo rosso con fiori bianchi della donna a sinistra. Più articolata, inoltre, è la variazione cromatica della veste stessa figura, che evidenzia una spiccata vivacità.
Il cromatismo della pensierosa fanciulla raffigurata a destra risulta invece più tenue in tutte le sue parti.
Approfondimenti sulle Due donne tahitiane
Versione 1899
Sull’opera: “Due donne tahitiane” o “Seni con fiori rossi” è un dipinto autografo di Paul Gauguin realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1899, misura 94 x 73 cm. ed è custodito a New York nel Metropolitan Museum.
Nella zona scura, in basso a sinistra, si legge “99 / P. Gauguin”.
Diversi studiosi di storia dell’arte evidenziano delle similitudini con la copertina del “Courrier francais” del 30 novembre 1894, realizzata da Gray, dove appare una figura femminile con un grande vassoio. Pochi presero in considerazione tale ipotesi e, ancora meno, la stragrande maggioranza della critica ufficiale.
Sembrerebbe che le figure siano state studiate separatamente in vari disegni e silografie.
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Curiosità recente sui due dipinti
Esistono due riproduzioni microscopiche realizzate con tecnica a olio di entrambe le versioni delle Due donne tahitiane di Gauguin. Una realizzata sul mappamondo della moneta da un centesimo di euro e l’altra su supporto plastico: la prima ha un diametro di 6,5 millimetri, mentre l’altra misura 6×7,5 millimetri. Le ha realizzate il pittore santostefanese Stefano Busonero.