Sandro Botticelli: Punizione dei ribelli (Cappella Sistina)
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Sull’opera: “la Punizione dei ribelli” è un dipinto di Alessandro Filipepi detto il Botticelli, realizzato (con aiuti) nel 1481-82, impiegando la tecnica ad affresco nella Cappella Sistina in Vaticano, le cui misure sono 348,5 x 570 cm.
Sul fondo, al centro della composizione, domina l’Arco di Costantino a Roma, la cui epigrafe “NEMO SIBI ASSVMM/AT HONOREM NISI / VOCATVS A DEO / TANQVAM ARON” è leggibile sulla parte alta centrale.
Sulla sinistra, dietro le due figure librate (Eldad e Medad, entrambi figli di Aronne), è situato un edificio rinascimentale, probabilmente una Sinagoga; sulla destra, in alto, si trova ubicato un edificio classico che viene identificato nel Settizonio, la cui struttura è ancora abbastanza comune nel periodo di papa Sisto IV.
Per quanto riguarda le scene, la composizione in esame ha dei riscontri – per similitudini nella simbologia – all’opera del Perugino affrescata di fronte (“La Consegna delle chiavi”). Dathan, Kora e Abiram insieme ai loro sostenitori, non riconoscendone più l’autorità, insorsero contro il sacerdote Aronne.
In seguito a questo fatto, i ribelli ed Aronne furono messi a confronto, quindi l’elezione divina favorì il sacerdote e punì i rivoltosi tramite Mosè. Facendo riferimento alla foto numerata sotto, il gruppo dei ribelli di cui ognuno stringe nella mano una pietra per la lapidazione, viene fermato da Achariot (n° 8) mentre Mosè (n° 9) lo sta apostrofando.
Al centro, la scena della prova dell’incenso dove, su ordine di Mosè (diventato n° 6), i sacerdoti avviano il rito. A questo punto il fumo prodotto dai turiboli di Aronne (posizione n° 5) e del suo seguace Eleazaro (figura n° 7) si dirige verso l’alto, mentre quello dei rivoltosi mescolato alle fiamme si dirige contro dì loro, facendoli cadere a terra (scena 4). Sulla sinistra, di nuovo Mosè (n° 3) che, aprendo una crepa nel terreno, fa sprofondare i ribelli (n° 2).