LA PITTURA ROMANICA IN ITALIA
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Tavole dipinte, affreschi e mosaici (battistero di Firenze)
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Tra le moltissime tavole che ci pervengono dal periodo romanico toscano, dove vengono raffigurati Santi accompagnati dalle minute composizioni narranti gli episodi memorabili della loro vita – soprattutto i miracoli – ricordiamo la pala (attualmente custodita nel Museo civico di Pisa) con la rappresentazione di Santa Caterina d’Alessandria, dipinta da un raffinato artista molto vicino all’arte bizantina.
Ricordiamo anche la pala dell’Accademia di Firenze dove la Maddalena viene raffigurata con tutta la forza ed il vigore della pittura romanica, anche se un po’ appesantita nella forma da un prolifico pittore denominato “Maestro della Maddalena”, autore di molte altre opere a tematica religiosa; tra queste spiccano il dossale con la Madonna ed il Bambino tra i Santi e le Storie della Vergine (Museo delle arti decorative, Parigi).
Nel periodo duecentesco, anche i pittori senesi realizzano dossali con composizioni narrative affiancate al santo raffigurato. Del periodo immediatamente prima di Duccio, dobbiamo ricordare il dossale di San Pietro (Pinacoteca di Siena) caratterizzato da un chiaro e morbido cromatismo e forme idealizzate nelle minute storie di eloquio.
Intanto a Firenze già si sta lavorando su un’importantissima opera musiva: il rivestimento, con un meraviglioso San Giovanni, dell’abside rettangolare (scarsella) del battistero ad opera di Jacopo Francescano (già ricordato nelle pagine precedenti). Il rivestimento necessiterà di un lungo periodo, per proseguire poi, dal 1270, fino alla fine del secolo XIII, nella decorazione dell’ampia cupola.
Qui vi sono rappresentate le Gerarchie Angeliche, il Giudizio Universale, le storie della Genesi, di Cristo e Maria, di Giuseppe e di San Giovanni Battista. Si suppone che la maggior parte dei mosaicisti sia venuta da Venezia e che abbia seguito una tendenza accademica integrata con il supporto romanico degli artisti toscani, tra i quali Cimabue. Questa tendenza porterà negli ultimi periodi ad aggiunte di alcuni elementi gotici.
Di valore inferiore, ma appartenenti alla scuola dei decoratori del Battistero di Firenze, sono gli affreschi della basilica di San Miniato al Monte (parte alta di Firenze) e dell’abbazia di Santa Maria a Montepiano (Prato).
Negli ultimi anni del XIII secolo gli stessi mosaicisti che rivestirono la cupola del battistero decorarono l’abside e la facciata di san Miniato al Monte, ma di questi mosaici sono arrivati ai nostri giorni soltanto alcuni frammenti originali contenuti in ampi ed irrimediabili restauri.