Il Bronzino: Ritratto di gentildonna
Sull’opera: “Ritratto di gentildonna”, “Probabile ritratto di Eleonora da Toledo”, è un dipinto autografo del Bronzino, realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1550-55, misura 109 x 85 cm. ed è custodito nella Galleria Sabauda a Torino.
Il dipinto in esame, che in precedenza apparteneva alla famiglia genovese dei Durazzo, passò tramite acquisto a Carlo Felice, quindi, alle collezioni reali di Torino.
Venne pubblicato nel 1836 come opera autografa dell’artista da R. D’Azeglio con la concordia di altri eminenti critici tra i quali Jacobsen (1897) e Schuize (1911). Secondo il Berenson – ma anche con qualche dubbio da Clap (1916 e Mc Comb (1928) – si sarebbe trattato di un’opera del Pontormo.
A restituirne l’attribuzione al Bronzino fu il Longhi (“VA” 1927), che metteva in evidenza come “la tenda di velo rigata di velluto nero è dipinta entro l’ambiente con una lucidità di ‘valori’ degna di un olandese del secolo dopo”.
L’identificazione della gentildonna in Eleonora da Toledo, venne spesso riproposta dagli studiosi di storia dell’arte nell’arco dei secoli, ma trovò sempre eminenti oppositori che trovavano delle sensibili differenze con altri ritratti noti della duchessa di Firenze.