Annibale Carracci: Venere e Adone (Prado)
Sull’opera: “Venere e Adone” è un dipinto autografo di Annibale Carracci realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1588 – 1589, misura 212 x 268 cm. ed è custodito nel Museo del Prado a Madrid.
L’opera compare in un inventario dell’Alcazàr (1666), dove probabilmente era pervenuta da qualche anno. Campori (1870) cita una “famosa Venere con Adone e Cupido, di mano d’Anibal Carraccio, fatta da lui ad emulazione di quella di Tiziano“, che può essere identificata nel dipinto in esame o nella versione custodita a Vienna al Kunsthistorisches Museum (217 x 246).
La tematica, tratta da una storia delle Metamorfosi di Ovidio (X, 522-8), riguarda la Venere che viene avvicinata da Adone accompagnato dal cane, mentre Cupido, che l’ha colpita inconsapevolmente al seno con freccia, ne indica il punto esatto.
Mahon gli assegna una cronologia attorno al biennio 1588-90.
Nel 1971 Posner conferma tale periodo, mentre il Boschloo (1972) si fa più preciso indicando il 1590.
Più tardi il Bissell (1974) evidenzia un’influenza “romana” ed ipotizza senza tante conferme (né da parte sua né da altri studiosi di Storia dell’arte) la realizzazione al ritorno del suo primo soggiorno romano (1594).