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Allegoria del Trionfo di Venere del Bronzino

Il Bronzino: Allegoria del Trionfo di Venere

Il Bronzino: Allegoria del Trionfo di Venere
Il Bronzino: Allegoria del Trionfo di Venere, cm. 146 x 116, National Gallery di Londra.

Sull’opera: “Allegoria del Trionfo di Venere” è un dipinto autografo del Bronzino, realizzato con tecnica a olio su tavola nel  1540-45, misura 146 x 116 cm. ed è custodito nella  National Gallery di Londra. 

In precedenza l’opera apparteneva alla collezione parigina di Beaucousini, nella quale si trovava nel periodo ottocentesco con il titolo di “Allegoria del Piacere”, ed è da identificarsi con il dipinto del Bronzino citato in una notizia del Vasari: ” … un dipinto … di singolare bellezza, che fu mandato in Francia al re Francesco; dentro al quale era una Venere ignuda con Cupido che la baciava, ed il Piacere da un lato e il Giucco con altri Amori, e dall’altro la Fraudo, la Gelosia, ed altre passioni d’amore” [1568].

Per quanto riguarda le varie ipotesi interpretative dell’allegoria, secondo Panofsky (Studies in Iconology, 1939), la tavola sarebbe dovuta essere in origine un “cartone per arazzo”, cioè un pendant della “Giustizia che libera l’Innocenza”, conosciuto anche come “Il tempo che vendica l’Innocenza”, per l’appunto, un arazzo di 242 x 172 cm.

Più tardi, studiando a fondo l’opera, Levey (Sacred and profane Significance in two Paintings by Bronzino, in “Studies… presented to A. Blunt”, London 1967), mutò il tradizionale titolo “Allegoria del Piacere” in “Allegoria del Trionfo di Venere”.

La cronologia, che tradizionalmente risale alla alla prima metà degli anni Cinquanta, viene confermata dall’anno della morte di Francesco I (1545).

La tavola attualmente in buono stato, fu restaurata nel 1958, nel corso del quale gli esperti di storia dell’arte vi rilevarono numerosi pentimenti e varie riverniciature.

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