Correggio: Gli affreschi di San Giovanni Evangelista
Affreschi di San Giovanni Evangelista
Esistono documentazioni relative ai pagamenti: la prima ricevuta porta la data del 6 luglio 1520, mentre l’ultima il 23 gennaio 1524; le ricompense si riferiscono all’attività complessiva svolta dal Correggio nell’intero edificio, lunetta, cupola, tamburo, pennacchi, abside ed il fregio lungo la navata.
La composizione sopra riportata è compresa nella calotta della cupola, sopra al tamburo corrente di quest’ultima. La chiesa di San Giovanni Evangelista, già nel settembre del 1510 teneva impegnato B. Zaccagni nella sua costruzione che si prolungava fino al 1519.
Gli studiosi di storia dell’arte ipotizzano che il Correggio abbia elaborato i disegni dello Zaccagni secondo la configurazione dei dipinti che avrebbe dovuto affrescare. Cioè, il pittore avrebbe intenzionalmente richiesto una tazza piuttosto bassa e poco illuminata, senza lanterna e con piccoli occhi sopra un tamburo basso.
Quanto detto sopra fu per poter creare spettacolari effetti prospettici del tutto illusori, in un impianto concepito da immagini, che richiamava gli affreschi della Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo a Roma realizzati da Raffaello nel 1516.
Il tema della cupola è la visione di Cristo avuta dall’evangelista Giovanni.