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Citazione n° 21, da L. Petrocchi:  “Massa Marittima – Arte e Storia” – La fortezza dei massetani

Citazione n° 21, da L. Petrocchi:  

“Massa Marittima – Arte e Storia” – La fortezza dei massetani

MASSA MARITTIMA: FORTEZZA DEI MASSETANI

“Salendo nella città nuova non appena oltrepassata la doppia porta, denominata anticamente Porta alle Silici, e l’arco, si trova la piazza Vetulonia, sulla quale si solleva la torre dell’Orologio. Questa torre quadra di pietre conce e filaretti, che per la sua altezza era in antico denominata la torre del Candeliere, fu mozzata per più di un terzo dai senesi, allorché costruirono il vicino fortilizio. Essa ci rappresenta la torre dell’antica fortezza costruita dai Massetani nel poggio da essi prescelto per la fondazione della nuova Massa, allorché nel 1228 vollero abbandonare la Massa Vetuloniense.

Sotto l’orologio si legge la seguente iscrizione, la quale dice che fu costruita nel 1228 mentre era Podestà Tedice Malarba di Pisa:

Octo bis decem currebant MCC

Quando Tedici Malerbe Masse iubenti

Placuit initium aule donare presenti

Principium nove urbis cecusque ferent

Sull’angolo di destra si vede il resto di un’altra iscrizione: UB5 (Ubert) FASELUS JUD) (Judex) MELIO SAS sotto la quale si vedono rozzamente scolpite due teste umane, e, fra esse in alto, un pesce, e in basso il collo di un’oca.

Gli storici fino ad oggi avevano ritenuto che essa rappresentasse l’effigie dei cittadini che nel 1331 tentarono di consegnare la patria in potere dei Senesi; ma il Petrocchi invece ritiene che indichi, con ima figura allegorica della giustizia, i nomi del giudice assessore, o Vicario del Podestà e del Camerario del Comune al tempo della sua costruzione. Appena i Senesi ebbero costruita la vicina fortezza, per mezzo del maestoso arco la unirono con questa torre, sulla quale in seguito fu posta una campana.”.

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