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Arte classica in Italia

Pagine correlate all’arte classica in Italia: Pagina 4 Arte vascolare italiana – Pagina 5 Sviluppi dell’arte classica italiana – Pagina 6 Spazio unitario arte classica italiana – Pagina 7 Arte di Paestum e Cuna – Pittura classica greca.

Come riportato nella pagina precedente, l’influenza dello stile fiorito ha una tale forza da diffondersi rapidamente in tutto il bacino del Mediterraneo, ma la gran parte degli artisti, pur cogliendo in pieno le tendenze di questo nuovo linguaggio e spesso integrandolo virtuosamente con le loro tradizioni, riesce a tenersi lontano dagli eccessi di manierismo.

Il Cratere a volute di Ruvo, del “Pittore di Amico”, testimonia chiaramente queste tendenze, che esso impiega adattandole alla forma ed all’ampiezza del vaso. La scena del re Fineo preso dalla disperazione (circondato dagli Argonauti per  una consultazione) e quella dello stesso re angariato dalle arpie in fuga, sono state raffigurate in maniera del tutto nuova. Le figure sono poste su più piani, i quali, per la definizione delle rocce, vengono determinati anche impiegando un accenno prospettico dei loro tratti. Inoltre vi si legge la rottura con il passato per quanto riguarda la soluzione di discontinuità nella collocazione di figure ed oggetti negli spazi per tutta la superficie del vaso.

 Nel cratere si evidenzia un alto senso dell’eleganza e dell’armonia nel tratto, nelle espressività dei volti ed un timido accenno alla prospettiva, sporadicamente appartenente a singoli oggetti ma non in linea con il contesto generale. A proposito di questo basti raffrontare lo scorcio del raccoglitore dell’acqua di fonte, visto decisamente dal basso, con i piedi della figura soprastante, i quali non mostrano la pianta.

Anche il tavolo ha una propria prospettiva, anch’essa non in linea con l’intero contesto compositivo, ed è collocato in un piano che può appartenere indifferentemente ad un altro qualsiasi, di diverse dimensioni. Viceversa, immaginando la diversa collocazione dei piani, il tavolo cambia le sue dimensioni e quindi sembra librato nell’aria.

Pittore di Amico. Cratere a volute. disperazione di Fineo
Pittore di Amico. Cratere a volute: Particolare della scena con la disperazione di Fineo.
Pittore di Amico. Cratere a volute: Particolare degli Argonauti alla fontana.

L’idria del Cabinet des Médailles, dove viene raffigurata la scena della cattura di Amico che descrive un altro passo della stessa leggenda, è costruito con netta semplicità, e vi si respira la solita atmosfera di naturalezza, nella quale il gusto compositivo e la cornice naturale, insieme ad un evidente senso dello spazio, rendono straordinario lo scorcio rappresentato.

Nella scena, Amico  è legato ad una roccia con un atteggiamento di completa impotenza ed il suo volto evidenzia un forte stato emozionale tra la sofferenza  e la rassegnazione.

Pittore di Amico: Particolare dell’idria con la cattura di Amico (Cabinet des Medailles, Parigi).
Pittore di Amico: Particolare dell’idria con il suicidio di Canace (Museo provinciale di Bari)

Sono arrivati ai nostri giorni una miriade di vasi provenienti dalle regioni che stiamo prendendo in considerazione, anche se quelli che spiccano sono pochi. Le opere prese in considerazione hanno caratteristiche eccezionali.

Nei vasi ordinari predominano tematiche ripetute all’eccesso, dove i soggetti sono privi di eleganza ed espressività, e spesso evidenziano la mancanza di amore nella realizzazione. Un’altra opera non meno importante è la decorazione del “Pittore del Ciclope” realizzata nel cratere a calice (Londra). La struttura compositiva è ben equilibrata, le forme – oltre alla collocazione su diversi piani che danno il senso dello spazio – hanno movimento, eleganza ed armonia.

Nella scena dell’accecamento di Polifemo, che giace dormiente, Ulisse si prepara insieme ai compagni ad eseguire il doloroso ed efficace gesto che porterà alla definitiva sconfitta del gigante.

Possiamo quindi asserire che stiamo ancora assistendo agli influssi della grande pittura abbinati a quelli del teatro (è molto probabile che la scena sia stata ispirata dal “Ciclope di Euripide”).

Pittore di Policorno: Idria – particolare della scena con la fuga di Medea (Policorno Antiquarium)

 Le stesse caratteristiche di tecnica, composizione e tematica si rilevano nell’idria del “Pittore di Policorno”, nella scena dove Medea fugge con il suo carro magico allontanandosi dai suoi figli che ha da poco ucciso: anche questa tematica è stata probabilmente ispirata da una scena del dramma di Euripide.

Un altro artista che si evidenzia in modo particolare per la sua ricercata raffinatezza ed un profondo gusto nel decorativo dello “stile fiorito”, è il “Pittore di Palermo, il cui tratto, gentile ed armonioso, riesce a conferire ai soggetti plasticità ed espressività, caratteristiche di cui difettano proprio le tematiche attiche del laboratorio Midia, dalle quali esso prende ispirazione. Questo artista evita in modo sistematico l’altezzoso eccesso di manierismo, ma abbonda nella struttura compositiva. Nelle sue opere, le cui tematiche vanno oltre la semplice decorazione, si respira un clima realistico mai visto prima, e le figure, anche se certamente immaginarie, lanciano forti messaggi interiori, come testimonia la decorazione nel frammento dello scifo con la raffigurazione di Marsia ed Atena (New York).

Il Pittore di Palermo, nonostante la sua eleganza nel tratto, ed il gusto nella composizione, non riesce a conferire alle sue opere il senso della spazialità. Nel cratere a campana del Vaticano, tutte le figure e gli oggetti sembrano essere collocati sullo stesso piano. Basti osservare il tavolo con il vassoio, che dovrebbe appartenere ai secondi piani, invece sembra essere sfiorato dai piedi della ragazza seduta.

Pittore di Palermo: frammento di scifo con Atena e Marsia (New York)
Pittore di Palermo: Particolare del cratere a campana – banchetto (Vaticano)

Più tardi, intorno al primo trentennio del IV secolo a.C., la generazione artistica del nostro meridione soffre di un deciso un tracollo  per l’accavallarsi di due ragioni negative. Taranto viene colpita da due fronti, cioè da Dionisio di Siracusa e dalle popolazioni indigene che stanno già occupando gran parte delle coste italiche meridionali. Tuttavia la produttività, pur abbassandosi in quantità, riesce a mantenere il pregio della tradizione e la sua peculiare ricca varietà, relativa alle tecniche, stili e forme.

Tra gli artisti più in vista di questo periodo c’é il “Pittore di Dolone” che riesce a conferire alle sue opere una nuova forma di realismo: i volti hanno una caratteristica espressività, ricca di un brioso umorismo mai visto in precedenza, e gli alberi vengono rappresentati da alti e ben definiti tronchi che attraversano letteralmente tutta la superficie decorata, non permettendo la visione dei rami secondari e del fogliame. Nel cratere a calice di Londra si evidenziano in modo particolare queste caratteristiche.

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