Antonello da Messina: Pietà con tre angeli
Sull’opera: “Pietà con tre angeli” è un dipinto autografo di Antonello da Messina, realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1475, misura 117 x 85 cm. ed è custodito nel Museo Correr di Venezia.
Il fondo della composizione è una paesaggistica, dove sulla destra, viene identificata – come è ancor oggi – l’abside della chiesa di San Francesco a Messina.
La storia di questa tavola è pressoché sconosciuta ma può essere collegata senz’altro alla notizia del Boschini (Miniere della Pittura, edizione 1664), nella sezione dedicata al Palazzo Ducale di Venezia: “Al Consiglio dei Dieci vi è poi anco, nella detta stanza sopra il Tribunale, Cristo morto appoggiato al Monumento e sostenuto da alcuni angeletti, di mano di Antonello da Messina”.
In precedenza, quando l’opera si trovava a Vienna, ma anche dopo il suo ritorno alla sede veneziana (nello stesso Palazzo Ducale), la si pensava una replica della tavola con lo stesso tema, dipinta dal nipote dell’artista, Antonio (conosciuto anche come Antonello) de Saliba al quale rimase attribuita ancora per un po’ di tempo finché, nel 1909, venne riconsegnata al Maestro dal Frizzonj (“RDA*). Tale riferimento trovò l’universale approvazione degli studiosi successivi.
La tavola si presenta ridotta in più di due lati, o forse tre: alto, basso e sinistro, ma alcuni critici sostengono che sia stata segata lungo tutti e quattro i bordi. Ma i danni imputati alla leggerezza delle azioni dell’uomo non finiscono qui perché la stesura pittorica, sottoposta ad un’impropria generale ripulitura, subì perdite di materia cromatica con conseguenti abbattimenti di nitidezza luminosità.