Giovanni Boldini: Ritratto di Giuseppe Verdi
Sull’opera: “Ritratto di Giuseppe Verdi” è un dipinto autografo di Giovanni Boldini, realizzato con tecnica a pastello su supporto cartaceo nel 1886, misura 65 x 54 cm. ed è custodito nella Galleria d’Arte Moderna a Roma.
La firma dell’artista e la data si trovano nella zona alta sulla destra. La data, scritta per esteso, è preceduta da “Parigi”. Prima di questo celeberrimo ritratto, realizzato in un’unica seduta, il Boldini ne aveva eseguito – per lo stesso “Musicista” – un altro che considerava di scarsissime qualità. Si dice che durante l’esecuzione di questo ritratto ad olio su tela, il pittore fosse innervosito dal petulante carattere di Giuseppina Strepponi, consorte di Verdi, e dall’impertinenza del maestro Muzio che distoglieva frequentemente il modello.
Dalla tradizione ci perviene la notizia che il Verdi – per il secondo ritratto – entrò nell’atelier dell’artista con una grande carica di nervosismo, ma quando, a distanza di due ore, vide il dipinto in stato di avanzata realizzazione, il suo umore migliorò al tal punto che accettò con gioia anche l’invito di rimanere a colazione dal pittore, soprattutto nella speranza di far ulteriormente perfezionare la composizione, dandogli modo di cogliere altre sue particolari caratteristiche. In cinque ore il capolavoro fu portato a termine.
Questa redazione, eccetto quella di cui il Boldini ne fosse molto affezionato, non è a conoscenza del perché l’opera non pervenne al Verdi ma sostò nell’atelier per molti anni, superando il 1901 – anno di morte del grande musicista – per poi essere donata (1918) alla Galleria d’Arte Moderna di Roma.
Anche il principe di Galles fu talmente impressionato dal ritratto che insistette più volte per acquistarlo. Al Verdi pervenne invece il primo ritratto, donatogli dall’artista nel 1893.
Lo stesso Boldini lo presentò a numerosissime rassegne, iniziando dall’importante manifestazione annuale dell’Esposizione universale di Parigi (1889), quindi fu presentato alla prima Biennale di Venezia e, nel 1917 alla sua “personale” allestita a New York.