I dati della tomba di Seti I (KV17):
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Località: Valle dei re
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Sigla della tomba: KV17
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Titolare della tomba: Seti I (conosciuta anche come “Tomba Belzoni”)
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Dinastia: XIX
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Periodo: 1294 – 1279 a. C.
- Lunghezza: Intorno ai 100 metri
- Note sul sarcofago: –
- Data della scoperta: 16/18 ottobre 1817
- Note sullo scopritore: Giovanni Battista Belzoni
La tomba di Seti I, figlio di Ramesse I e padre di Ramesse II, per il suo buono stato di conservazione, viene considerata dagli esperti come la tomba più bella ed interessante.
L’italiano Belzoni, suo scopritore, iniziava gli scavi il 16 ottobre del 1817 ai piedi di un ripido pendio, convinto di non fallire nell’impresa. I suoi aiutanti, i fellah lavoravano con grande scetticismo ma non riuscirono a far cambiare idea al Belzoni.
L’entrata, bloccata da due grossi massi, fu trovata dopo soltanto due giorni di lavoro. Una volta liberato l’ingresso dai massi si ebbe il libero accesso ad una grandissima tomba della lunghezza di 110 metri. La esplorarono in lungo ed in largo e furono stupiti dall’ottimo stato di conservazione generale e della decorazione ancora intatta.
Il giorno dopo, il Belzoni riuscì a superare un pozzo che ostacolava il suo proseguimento e si accorse della vastità della tomba. Vennero così scoperte un gran numero di stanze e di corridoi.
Dalla visione generale delle bellezze dell’intera tomba, Belzoni si aspettava di trovare un ricchissimo tesoro, ma rimase per questo deluso: furono trovati soltanto alcuni frammenti di giare, frantumi di statuette ed una carcassa di toro. Nonostante la bellezza della tomba, questa fu quasi snobbata dalla maggior parte degli archeologi; soltanto pochi anni fa, nel 1991 furono pubblicate per la prima volta alcune fotografie, scattate nel 1921.
La meravigliosa tomba contiene anche i libri che descrivono il rito della sepoltura. Alcune raffigurazioni presenti nella tomba sono incomplete, ma si pensa che ci sia stata la volontà di spiegare, con l’incompiutezza, le varie fasi di lavorazione nella decorazione parietale.
Uno dei lavori più stupefacenti è il sarcofago del faraone, costruito in calcite (un tipo di alabastro preziosissimo), con proprietà di buone trasparenze quando la luce ne colpisce le pareti. Il coperchio fu danneggiato, mentre l’intero sarcofago è oggi conservato in un Museo privato, il Sir John Soane’s Museum a Londra. Alcuni bassorilievi si trovano nel museo del Louvre, altri al “Museo” di Firenze.
Seti era anche un ottimo costruttore e, probabilmente proprio per questa ragione la sua tomba è la più ampia e bella. La tomba è composta da lungo corridoio intervallato da scale A e B. Dopo aver raggiunto la camera del pozzo C e la prima stanza a pilastri D, la quale permette l’accesso ad un’altra sala E, il corridoio continua cambiando leggermente l’orientamento verso sinistra (F, G, H) ed incanala ad una seconda stanza a pilastri “I” tra due cappelle (K,L) proseguendo fino alla cappella del sarcofago M. Due piccole stanze decorate (N a sinistra ed O a destra) si affacciano sulla stanza del sarcofago. Dalla stanza seguente (P), priva di decorazione, si passa ad un altro corridoio, parzialmente esplorato e probabilmente incompiuto.
Due pilastri e la figura di Osiri tra due feticci di Anubi; sul fondo ci sono scene dal Libro di Amduat
La barca del Sole con il dio dalla testa di ariete insieme ad altre divinità. Sulla prora ci sono due serpenti che simboleggiano le divinità protettrici Nefti ed Isi.