Opere di Wilhelm Lehmbruck (Duisburg-Meiderich, 4 gennaio 1881 – Berlino, 25 marzo 1919)
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Cenni biografici
Lehmbruck, quarto di otto fratelli, nacque a Duisburgil 4 gennaio 1881. Suo padre era Wilhelm Lehmbruck, minatore, e sua madre si chiamava Margaretha.
Egli riuscì ad ottenere una retta a totale carico dell’amministrazione comunale per studiare scultura presso la Scuola di Arti applicate di Düsseldorf.
Nel 1899, per poter vivere decentemente ed integrare i mezzi per la sua attività artistica, Lehmbruck iniziò a realizzare illustrazioni per testi scientifici.
Tra il 1901 ed il 1906 frequentò la Kunstakademie di Düsseldorf e la scuola di pittura nella stessa città.
Sempre a Düsseldorf, lasciata l’accademia, Lehmbruck si dedicò alle committenze come artista indipendente.
Espose per la prima volta a Colonia (1906) nella Deutsche Kunstausstellung. Qui fu colpito dalle opere di Rodin.
Viaggiò in Inghilterra, Paesi Bassi, Italia e Francia (qui soprattutto a Parigi).
Nel 1907 sposò Anita Kaufmann dalla quale ebbe tre figli.
Insieme a Egon Schiele, nel 1912, espose nel Museo Folkwang di Hagen.
Nel 1914 allestì alla Galerie Levesque di Parigi la sua prima mostra personale.
Partecipò, insieme ad altri grandi artisti, ad una mostra del Grand Palais a Parigi.
Dal 1910-1914 soggiornò a Parigi frequentando il Café du Dôme. In quegli anni incontrò scultori come Amedeo Modigliani, (Livorno, 1884 – Parigi, 1920) Alexander Archipenko (Kiev, 1887 – New York, 1964) e Constantin Brâncusi (Peştişani, 1876 – Parigi, 1957).
L’ultimo periodo
Nel corso della Grande Guerra lavorò come aiuto paramedico in un ospedale militare di Berlino. Laggiù dovette entrare a diretto contatto con la miseria e la sofferenza dei degenti, le cui sensazioni egli le trasferiva nelle sue opere scultoree (si veda, più sotto, “L’uomo caduto”).
Lehmgruck soffriva di una grave forma depressiva che nel 1916 gli fece abbandonare gli ambienti legati al conflitto fuggendo a Zurigo.
Nella stessa città entrò in contatto con il socialista L. Rubiner che collaborò al “Die Action” di Franz Pfemfert (1879 – 1954), il giornale letterario e politico assai sensibile a quei tempi al linguaggio espressionista.
Fu poi richiamato a Berlino per entrare nell’Accademia Prussiana delle Arti, ove fu attivo nel 1919.
L’artista, a causa della malattia depressiva che lo tormentava da molto tempo, si suicidò nella stessa città il 25 marzo 1919.
Alcune opere di Wilhelm Lehmbruck
Testa di un pensatore (Autoritratto), anno 1918, Pietra artificiale, h. 64,5 cm., Museum am Ostwall, Dortmund.
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