Il Botticelli: La Primavera (Uffizi)
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Sull’opera: “La Primavera” è un dipinto autografo di Alessandro Filipepi detto il Botticelli, realizzato con tecnica a tempera su tavola nel 1477-1478, misura 203 x 314 cm. ed è custodito nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
La Primavera di Botticelli è un’opera importantissima che viene citata e descritta anche dalle fonti più antiche, tra le quali l’Anonimo Gaddiano, il Vasari, ed altri con le varie documentazioni degli archivi medicei, ecc.
Fu commissionata per la villa medicea di Castello (Firenze) ed acquistata nel 1477 da Lorenzo il Popolano e dal padre Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici.
Quando, nel 1503, Lorenzo morì, della villa con tutto il suo patrimonio artistico divenne proprietario Giovanni di Giovanni de’ Medici, il celebre Giovanni delle Bande Nere (figlio di Giovanni de’ Medici e Caterina Sforza). Nel 1526 passò al figlio, Cosimo I.
Nel 1815 pervenne all’odierna sede, la Galleria degli Uffizi di Firenze, per poi essere trasferita all’Accademia e, quindi nel 1919, ritornare agli Uffizi.
L’allegoria della composizione è sempre stata oggetto di grandi discussioni tra gli studiosi di storia dell’arte, e, fra le ipotesi, degne di essere riportate, c’è quella Warburg (1893) il quale ritiene che l’artista abbia tratto spunto dai canti degli antichi poeti e del Poliziano, rappresentando il “Regno di Venere”.
A destra della tavola c’è Zefiro che vuole possedere Flora la quale, in seguito all’amplesso, si trasforma nell’ “ora” della Primavera (figura più a sinistra) occupandosi di spargere fiori in gran quantità sul mondo intero.
Venere, sotto la cui signoria si posero gli umanisti appartenenti alla famiglia de’ Medici, è ubicata al centro della composizione e raffigura l’Humanitas.
Più a sinistra stanno le tre Grazie danzanti con Mercurio che dissolve le nubi dal cielo.
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