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Contrasto di luce di Giovanni Segantini

Giovanni Segantini: Contrasto di luce

Segantini - Contrasto di luce
Giovanni Segantini: Contrasto di luce, 76 x 110 cm. Bruxelles, Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique.

Sull’opera: “contrasto di luce” è un dipinto autografo di Giovanni Segantini realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1887, misura 76 x 110 cm. ed è custodito nel Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles.

La composizione è siglata e datata nella zona centrale, lato destro con la precisa scritta in colore brunastro: “Savognino 1887 G. S.”; si trova nella sede odierna dal 1899. Primo Levi (1899) assegnò all’opera una cronologia dal 1886 al 1890, con il titolo di “due pecore sotto una tettoia”; nel catalogato dal Sevres (1902) con il numero n° 69.

All’apparenza sembra ricollegarsi ad opere realizzate precedentemente; mentre la struttura compositiva e gli effetti di contrasto e controluce richiamano il tema della “Tosatura delle pecore” (117 x 217, Tokyo, Mitsui), la tessitura stopposa del terreno e le piccolissime figure che si perdono nello sfondo, riportano ad elementi più volte ripetuti in tele immediatamente antecedenti. Ma tutto questo fa parte solamente dell’accessorio: la cosa principale è il raggiungimento ormai risolutivo, di una logica strutturale riguardante soprattutto la figurazione, unico vero supporto formale alla questione luministica e coloristica. Questo, più o meno, scrisse Grubicy in un bellissimo articolo dedicato alla composizione in esame, ed il Segantini lo ringraziava nella lettera del 30/12/1887: “Caro Vittore, ti ringrazio dell’articolo che dedicasti a me; mi recò il più vivo contento, trovandovi l’analisi scientifica di ciò che cerco e di ciò che ho già fatto in quest’ultimo tempo: ne sono un saggio le due pecore. Se l’arte moderna avrà un carattere, sarà quello della luce nel colore”.

L’opera fu esposta nel 1888 a Londra; nel 1899 a Gand nel Salon Triennal; nel 1926 a Venezia; nel 1956 a San Gallo con il n° 65; nel 1962 a Bruxelles-Otterlo nel Le groupe des XX et son temps.

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