Piero di Cosimo: Ritratto di Giuliano da Sangallo
Sull’opera: “Ritratto di Giuliano da Sangallo” è un dipinto autografo di Piero di Cosimo (Piero di Lorenzo), realizzato con tecnica a olio su tavola intorno al 1500-05, misura 47,5 x 33,5 cm. ed è custodito nel Rijksmuseum ad Amsterdam.
Il dipinto viene citato insieme al pendant (pagina successiva) dal Vasari: “[…] il qual Francesco [da Sangallo] ancora ha di mano di Piero […] dua ritratti, l’uno di Giuliano suo padre, l’altro di Francesco Giamberti suo avolo, che paion vivi”.
Le due tavole, che il Cavalcaselle nel 1866 considerava ormai perdute, vennero identificate da Frizioni (“ASI” 1879) nei due dipinti allora esposti nel Museo de L’Aja.
Da documentazioni certe si ricava che la coppia pittorica, per tutto il periodo seicentesco,era di proprietà dei principi d’Olanda e che era attribuita a Dùrer e a Luca di Leyda, proprio per le raffinatezze della pittura nordica, con riferimenti alle effigi dello stampatore Laurens de Coster e del famoso musicista Guido di Arezzo.
Per quanto riguarda la cronologia, la datazione è riferita concordemente tra i primi cinque anni del Cinquecento, tenendo conto – anche se con molta approssimazione – dell’età di Giuliano Sangallo (nato nel 1445) e del suo ritorno a Firenze nel 1500, dopo i suoi principali soggiorni (Napoli, in Francia, a Savona e a Loreto).
Soltanto dopo il 1505 Giuliano lasciò Firenze alla volta di Roma per ritornarci nel 1509.