Giovanni Bellini: La Resurrezione (Staatliche Museen)
Sull’opera: “La Resurrezione” è un dipinto autografo di Giovanni Bellini detto il Giambellino, realizzato con tecnica ad olio su tavola nel periodo tra il 1475 ed il 1479, misura 148 x 128 cm. ed è custodito a Berlino, Staatliche Museen.
L’opera faceva parte della “Collezione Roncalli” di Bergamo, quindi pervenne alla chiesa di San Michele di Murano per essere collocata nella cappella di Marino Zorzi.
Nel 1581 il Sansovino la citò come autografa del Giambellino, ma il Boschini (“Le ricche miniere ….”, 1674) l’attribuì a Cima da Conegliano (1459/60 – 1517/18, “Scuola veneta”), mentre altri studiosi l’assegnarono ad artisti come Andrea Previtali (Berbenno, c. 1480 – Bergamo, 1528), Bartolomeo Veneto (1502 – 1555) e Marco Basaiti (1470 – 1530).
Ci si accorse in seguito che questi disaccordi derivavano soprattutto dalla sporcizia insediata sulla stesura pittorica, impedendone una chiara la lettura. Nel 1903 fu venduta al Bode per i musei di Berlino, il quale la fece ripulire permettendo così di raggiungere più sicuri risultati in fatto di autografia, che fu riconsegnata al Giambellino.
Tutti gli studiosi di storia dell’arte sono universalmente d’accordo a tale assegnazione, tranne il Dussler (1949) che ipotizzava l’azione di mani di allievi di bottega. Per quanto riguarda la cronologia, Ludwig (“JPK” 1903) gli assegnava il periodo fra il 1475 (data scritta sul documento di acquisto della cappella da parte di Marino Zorzi) e il 1479.
A proposito dell’opera, il Pallucchini scriveva: “…. gli elementi del paesaggio vengono ad assumere importanza essenziale nella concezione di uno spazio pittorico a sfumature digradanti, colto spesso dalla realtà”.