Glossario (da ready-made a smalto)
Ready-made: Oggetto d’uso comune – prodotto dall’uomo, dalle macchine o dalla natura stessa – che un artista promuove come opera d’arte senza alterare nessuna sua caratteristica estetica.
Retablo: Il termine indica un polittico con riquadri a stesura pittorica alternati a riquadri in rilievo, attorniato da una cornice architettonica alquanto elaborata e ricca di intagli figurativi. Il retablo incominciò a diffondersi a partire dal Cinquecento nell’intero continente europeo, soprattutto in Spagna.
Rilievo: Opere realizzate con tecniche scultoree (o di intaglio) ove la raffigurazione emerge da un piano di fondo. Dette opere vengono distinte in “altorilievi” e “bassorilievi”. Nei primi le figure emergono dal piano di fondo per oltre la metà del loro spessore, mentre negli altri le figurazione ha meno sporgenza. Questi ultimi sono considerati “stiacciati” quando le figure sono appena rilevate dal piano di fondo. Esiste anche un “rilievo inciso” e questo succede quando l’opera si ottiene intagliando un supporto per far apparire le figure al di sotto del suo piano.
Rocchio: Un rocchio è uno dei blocchi di pietra che costituisce una colonna. Nell’architettura classica greca le colonne venivano quasi sempre formate da rocchi sovrapposti, di eguale o diverso diametro (in tal caso progressivamente in aumento o diminuzione), mentre nell’architettura romana apparivano spesso colonne a fusto monolitico, scolpite in un unico blocco di pietra.
Rosone: Grande finestra a forma tonda posta sulle facciate delle chiese medievali. Il rosone, così definito per la sua caratteristica decorazione, comprende le colonnine radiali che conferiscono all’elemento la forma di corolla con molti petali.
Rustico: Oggi il termine può essere utilizzato in un duplice significato:
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un edificio allo stato grezzo, non finito, o un po’ malandato;
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un edificio di stile tipico dei contesti rurali.
Sacello: Piccolo edificio religioso paragonabile ad una cappelletta assai impiegato nel periodo paleocristiano.
Sacra conversazione: Composizione di figure sacre, generalmente la Madonna col Bambino e san Giuseppe, talvolta attorniati da altri santi. La Sacra Conversazione era un tema molto in voga nella pittura rinascimentale e barocca.
Sanguigna: Ocra dai toni rossastri utilizzata in genere per disegnare. La sanguigna è comunque un colore che può integrare l’uso dei pastelli. La diffusissima tecnica detta “a sanguigna”, è chiamata in questa maniera perché impiega un colore che s’avvicina molto al colore del “sangue: un rosso un po’ opacizzato ma denso, reperibile sia come matite che come “stick”, ed ha le pregiate caratteristiche di lasciare un denso strato di materia sul foglio e di durare a lungo nel tempo.
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Sbalzo: Indica la tecnica di lavorazione delle lastre metalliche sulle quali vengono impresse figure in rilievo su una faccia, agendo con apposite presse, che ne abbassano il fondo sul lato opposto.
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Scanalatura: È un incavo verticale scavato lungo la superficie di una colonna, di una lesena o di un pilastro, a carattere decorativo che accentua la linearità e l’effetto chiaroscurale, proprio dell’elemento. È doveroso precisare, naturalmente, che una colonna (lesena, o pilastro che sia) non ha una sola scanalatura.
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Scena: Il termine indica lo spazio scenico di un teatro, in corrispondenza della parete di fondo, verso cui guardava il pubblico seduto nella cavea. Nel teatro antico la scena era stabilmente posta come prospetto di un edificio. Da non confondere con l’atro termine, “scena”, inteso invece come quella piccola unità narrativa entro la sceneggiatura.
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Scorcio: Rappresentazione pittorica o grafica, e mai scultorea, di una figura o quant’altro, le cui parti, poste su piani obliqui in proporzioni apparentemente differenti – seguendo però le rigide regole della prospettiva – la fanno apparire reale e ben proporzionata.
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Scriptorium: Indica lo spazio nei monasteri medievali ove i monaci amanuensi (monaci copisti) svolgevano la loro attività di scrittura .
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Seppia: Inchiostro grigio scuro, tendente al marrone, derivato dal liquido prelevato dalle sacche delle seppie, combinato con reagenti chimici ed acqua. La seppia (colore) viene impiegata per l’esecuzione di disegni e stampe. Il termine è usato anche per indicare il prodotto finito (l’opera o la stampa) realizzato con questo inchiostro.
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Serigrafia: La serigrafia è una tecnica di stampa che prevede l’impiego di teli di seta, convenientemente tesi su telai che sono normalmente di materiale ligneo. L’approntamento dei supporti relativi alla stampa avviene generalmente in modo indiretto, cioè sulla carta trasparente plastificata (la pellicola), dove il disegno viene eseguito – in reale e non rovesciato – con pigmenti diluiti ad acqua. A disegno ultimato, si prosegue con l’incisione fotografica della seta tesa sul telaio.
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Sezione aurea: Il termine – che viene indicato anche come “numero aureo”, “rapporto aureo”, “proporzione divina” e “costante di Fidia” – nell’ambito delle arti figurative, indica il rapporto fra due misure differenti, fra cui quella più grande è media proporzionale tra la più piccola e la somma delle due. Tale rapporto matematico nell’epoca rinascimentale era considerato come base fondamentale per una perfezione scientifica delle forme. Detto in altre parole il calcolo matematico viene così descritto: dato un segmento di misura conosciuta, da questo viene tolta una parte in modo che corrisponda alla media proporzionale tra l’intero segmento e la restante parte. Quindi, se A è l’intero segmento e B la parte corrispondente al rapporto aureo, avremo la seguente formula: A : B = B : (A-B).
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Sfumato: In pittura lo sfumato è un procedimento che ammorbidisce la nitidezza dei contorni delle immagini per via del chiaroscuro. Le sottili e gradevoli variazione di tono e luminosità si diffondono impercettibilmente.
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Sinopia: Disegno preparatorio impiegato nella prima fase della tecnica a fresco. Consiste nel preparare la base del disegno con della terra rossa (in origine proveniva, per l’appunto, da Sinope, un porto del Mar Nero) per l’affresco da eseguire subito dopo l’arriccio. Una volta completata la fase preparatoria, l’abbozzo viene via via ricoperto fino all’ultimo strato di intonaco. La sinopia veniva impiegata anche nella realizzazione dei mosaici.
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Smalto: È un una pittura vetrosa, facilmente reperibile sulla piazza. Lo smalto si utilizza per ricoprire manufatti metallici, ceramiche e qualsiasi altro oggetto, a scopo di proteggere, impermeabilizzare o decorare.
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