Georges-Pierre Seurat: La grande Jatte
Sull’opera: “La grande Jatteè” o “Un Dimanche apprès midi a l’ile del la Grande Jatteè” ovvero “Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatteè” un dipinto autografo di Georges-Pierre Seurat realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1884-86, misura 205 x 308 cm. ed è custodito nel Art Institute Chicago.
La tela in esame ha un bordo che, molto probabilmente, è stato dipinto più tardi dallo stesso Seurat. L’opera fu portata a termine nella Primavera del 1886 e, quando fu esposta per la prima volta, suscitò grandi meraviglie fra visitatori e gli studiosi di Storia dell’arte, tanto da e venire considerata come il manifesto della nuova tecnica che di lì a poco si sarebbe chiamata “Pointillisme“.
Fénéon dimostrava i principi del nuovo modo di dipingere servendosi proprio de “La Grande Jatte”. Ma ci si accorse subito che l’opera conteneva molto di più: il vivo concentrato di un momento di vita vissuta, frutto di una accorta e capillare osservazione della nuova realtà borghese ed industriale, filtrata da ogni fattore di provvisorietà ed atta a mantenerne valida la rappresentazione in ogni epoca.
Per alcuni studiosi questa composizione tocca il culmine della sapienza compositiva: in riva al fiume in un pomeriggio domenicale, sotto l’ombra di numerosi alberi, una folla tranquilla e calma, intenta allo svago, alla pesca, ai giochi ed alle spensierate passeggiate, sembra che improvvisamente rimanga pietrificata; tutto si ferma e tutto tace mentre i personaggi vengono sottratti dal loro mondo reale con repentina e sorprendente velocità, diventando interpreti – distaccati gli uni dagli altri – in un mondo astratto e senza tempo. L’unica correlazione tra le figure, rimane quella legata alla eccellente struttura compositiva.
Le gamme cromatiche, con le loro gradevoli e ricche variazioni, conferiscono all’intera composizione un’armonia che ha qualcosa di prodigioso.
La protagonista principale è la luminosità, dove gli effetti cromatici di capillari accostamenti – ma anche di piccole macchie affiancate con la tecnica impressionistica – modulano direttamente nell’occhio la ricomposizione del colore, raggiungendo risultati di elevata qualità; le zone d’erba, sia quelle in ombra che esposte alla luce, sono state realizzate a piccole pennellate incrociate, mentre alcune immagini e l’acqua della Senna, a piccole e sottili linee parallele. La maggior parte della tela, però, è stata realizzata tramite piccoli punti, non applicati direttamente sul “non dipinto” ma aggiunti in una stesura già ricca di variazioni cromatiche.