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Trittico di Cortona di Beato Angelico

Beato Angelico: Trittico di Cortona

Beato Angelico: Trittico di Cortona
Beato Angelico: Trittico di Cortona, 218 x 240 cm., Museo diocesiano di Cortona. (foto tratta da Wikimedia Commons).

Sull’opera: Il “Trittico di Cortona” è una serie di dipinti di Beato Angelico, realizzati – probabilmente con aiuti – nel 1435-36, impiegando la tecnica a tempera su tavola (attualmente su tela). L’impianto misura 218 x 240 cm. ed è custodito nel Museo diocesiano di Cortona.

L’opera in esame, dipinta su tavola con tecnica a tempera, venne commissionata per la chiesa di San Domenico a Cortona (Vasari, “Le Vite”, 1550, 1568).

Durante la seconda guerra mondiale subì gravi danneggiamenti che indussero la Soprintendenza  alle Gallerie di Firenze a sottoporla ad accurato restauro. In tale occasione, tra il 1946 ed il 1950 fu trasportata su tela.

Attualmente il trittico è custodito nel Museo diocesano di Cortona. Nella chiesa di San Domenico il complesso pittorico rimase collocato nella Cappella Tommasi – a destra dell’altare – fino al 1940

Nello scomparto centrale  sono raffigurati la “Madonna col Bambino, angeli e santi” (scomparto principale) e la “Crocifissione” (cuspide). Nello scomparto a sinistra sono raffigurati “S. Evangelista e S. Giovanni Battista”  (in basso) e l’ “Angelo annunciante” (cuspide), Nello scomparto a destra, “San Marco e Santa Maria Maddalena” (in basso) e la “Vergine Annunciata” (cuspide). Nella predella sono narrate le “Storie domenicane”

L’opera viene considerata, quasi all’unanimità dagli studiosi di storia dell’arte, come autografa dell’Angelico, con le negazioni di Wurm che gli attribuisce soltanto la figura di San Matteo, e di van Marle, che ipotizza collaborazione con altro/i artisti.

Per quanto riguarda la cronologia, i pareri discordi dei secoli scorsi si sono alquanto attenuati, convergendo verso un periodo più ristretto, negli  anni poco anteriori al 1440 (intorno al biennio 1435-36), per alcuni richiami – o meglio riapparizioni – allo stile gotico, tipico del momento, presentati però con una più matura personalità. Riassumendo:

Registro principale:

  • SANTI GIOVANNI EVANGELISTA E GIOVANNI BATTISTA , 117 X 69 cm., nello scomparto a sinistra.

  • MADONNA COL BAMBINO E ANGELI, 137 X 68 cm., nel centro del complesso.

  • I SANTI MARCO E MARIA MADDALENA, 117 X 69 cm., nello scomparto a destra.

Cuspidi:

  • L’ANGELO ANNUNCIANTE, Diametro 21 cm., nel tondo sopra lo scomparto a sinistra.

  • IL CROCIFISSO CON LA VERGINE E SAN GIOVANNI EVANGELISTA, 31 X 47 cm., che occupa tutto lo spazio cuspidale.

  • LA VERGINE ANNUNCIATA, Diametro 21 cm. nel tondo sopra lo scomparto a destra.

Predella:

Le raffigurazioni sulla predella misurano 23 X 230 cm. e sono intervallate da figure di santi ed angeli.

Rappresentati in successione continua, ad iniziare da sinistra, i “santi” e gli episodi – relativi a San Domenico – sono così disposti: “San Pietro martire”, il “Sogno di Innocenzo III e l’incontro tra i santi Francesco e Domenico”, la “Apparizione dei santi Pietro e Paolo a san Domenico”, “San Michele arcangelo” la “Guarigione di Napoleone Orsini”, la “Disputa di san Domenico e il Miracolo del libro, “San Vincenzo” la “Cena dei frati servita dagli angeli”, la “Morte di san Domenico”, “San Domenico”.

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