Carlo Crivelli: Il polittico di Porto San Giorgio
Sull’opera: “Il polittico di Porto San Giorgio” è un un complesso pittorico autografo di Carlo Crivelli, realizzato con tecnica a tempera su tavola nel 1470. Si trova diviso a “scomparti” nei vari musei e gallerie del mondo.
Si sa con certezza dell’esistenza di un antico documento, non ancora rintracciato (la notizia è presa da testi degli anni settanta), in cui risulta che il polittico venne commissionato da un signore oriundo albanese, di nome Giorgio, immigrato a Porto S. Giorgio che lo destinò all’altar maggiore della chiesa parrocchiale della stessa cittadina.
Nel 1803 l’edificio venne demolito ed il complesso pittorico trasferito nella vicina chiesa del Suffragio. Il Maggiori lo segnala – nel 1832 – in casa della famiglia Salvadori (discendente dell’albanese Giorgio). Due anni dopo Amico Ricci ne parla descrivendolo nella “chiesa principale del luogo” appena riedificata, escludendone il riquadro in cui compaiono i santi Caterina e Gerolamo; molto probabilmente era compreso – come riportato dallo stesso studioso – nei “pezzi di quadri con dentro più santi a mezze figure, che si trovano presso i Signori Salvadori di detto luogo”.
Il complesso, già suddiviso, venne ricompattato quando le tavole della chiesa furono sostituite con una statua di San Giorgio e quindi riconsegnate alla famiglia Salvadori. Più tardi il polittico fu dislocato a nella capitale dove venne acquistato per 90 scudi da Husson, un ufficiale dell’ambasciata portoghese. Poco dopo, lo stesso Husson in seguito ad una controversia con il priore comunale Canaletti, dovette riconsegnarlo ai venditori pretendendo 300 scudi, che gli furono consegnati in toto. In seguito venne trasferito a Londra dove pervenne alle raccolte Ward e Dudley. Nel 1876 fu venduto a Martin Colnaghi il quale separò i vari pannelli che vennero dispersi nelle varie raccolte e gallerie del mondo.
Il Waagen, che vide l’opera nella collezione londinese Ward, nel 1854 la descrive così: “La Vergine e il Bambino. Sulla destra, in due ordini: i SS. Pietro e Paolo, Caterina e Girolamo: a sinistra: S. Giorgio, S. Antonio eremita, Santa Lucia e un altro Santo (il riferimento è alla piccola figura in preghiera sul fondo del comparto di San Giorgio e il drago)”.
Nel 1871 ne parla anche il Cavalcaselle: “Londra, Dudley House: pala d’altare con la Madonna e il Bambino al centro, i santi Pietro e Paolo a destra, S. Giorgio e S. Antonio a sinistra”.
Alla fine vengono rintracciati tutti i comparti e, con la loro ricostruzione dopo un accurato studio, viene configurata anche una più esatta cronologia dell’opera alla quale viene assegnato l’anno 1470 (circa).
Tale datazione venne confermata in pieno anche dalle ricerche effettuate dallo Zampetti (1961) nell’Archivio arcivescovile di Fermo, che portarono alla luce un inventario datato 30 dicembre 1771 dove si legge: “In detto altare maggiore (della chiesa parrocchiale) v’è il quadro in tavola dipinto dove vi sono le immagini della Madonna Santissima sedente con il S. Bambino in braccio; dal lato destro in Cornu Evangeli! dei SS. apostoli Pietro e Paolo; di sopra nell’ovato di S. Girolamo e di S. Catarina vergine e martire; nel iato sinistro in Cornu Epìstolae di S. Giorgio martire a cavallo, protettore del luogo; nell’ovato superiore di S. Antonio Abbate e di S. Lucia vergine e martire. Di sopra v’è l’immagine rappresentante la Pietà. A piedi del quadro vi si legge questa iscrizione: Carolus Crivellus Venetus pinxit anno 1470. Nelli laterali di detta cappella vi sono due quadri con sei effigie di vari santi per ciascheduno, collo stemma gentilizio de’ Signori Salvadori, dipinti parimenti in tavole”.
Dettagli dei vari scomparti del polittico:
San Giorgio e il drago, 90 x 46 cm., Isabella Stewart Gardner Museum, Boston.