Hieronymus Bosch: Trittico del fieno (Escorial)
Sull’opera: “Trittico del fieno” (dell’Escorial) è una serie di dipinti – in parte prevalentemente attribuiti a Bosch – realizzati con tecnica a olio su tavola nel 1500-02. Il complesso è custodito All’Escorial, ma esiste – come ampiamente riportato nella pagina precedente – un’altra versione, completa nelle sue parti, più autorevolmente assegnata all’artista.
La versione raffigurata in questa pagina è pressoché identica a quella custodita nel Museo del Prado, salvo piccoli particolari come le gambe di Adamo nel “Peccato originale” (scomparto sinistro) e la brocca sul tavolo vicino al monaco (“Carro del fieno” dello scomparto centrale).
Nella versione del Prado, proprio in questa zona c’è una caduta di cromatismo che richiese un intervento di restauro. L’opera è firmata nell’anta sinistra in basso con la scritta: “Jheronimus bosch”.
Nella stesura pittorica si evidenziano facilmente le varie zone restaurate, soprattutto nel fondo paesaggistico e nel gruppo di figure che seguono il carro (a sinistra dello stesso). Sia la Brand-Philip (nel 1958) che il Baldass (nel 1959) riconobbero l’opera come autografa del Bosch, mentre il Dollmayr (1898) faceva riferimento al suo ‘Maestro M’.
Molti studiosi di Storia dell’arte ritengono che il trittico in esame non sia una riproduzione realizzata in Spagna, ma una seconda versione eseguita nella bottega dell’artista.
Nel 1939 il complesso fu portato al Prado per un confronto diretto con il suo gemello, che non non lasciò dubbi riguardo la parziale autografia del Bosch.