Glossario di termini artistici ed architettonici (da libro d’ore a morsura)
Libro d’ore: Libro recante preghiere utilizzato dai laici e concepito come un almanacco. Realizzato con grande eleganza e minuziosamente minato, veniva utilizzato nell’età gotica.
Litografia: La litografia in origine veniva realizzata da una matrice di pietra, soltanto in periodi successivi furono adottate anche lastre di materiale poroso come l’alluminio e lo zinco. La caratteristica principale di questa tecnica è che sulla matrice non viene eseguita l’incisione e che la sua superficie, dopo l’intervento dell’artista, rimane piana e senza graffi.
Loggia: Un lato aperto in arcate di un edificio, originariamente destinato ad accogliere forme di mercato o riunioni di vario genere. Può anche avere la funzione di passaggio voltato (in tal caso si usa il termine “loggiato”), interessando più edifici, o di terrazzo coperto.
Lumeggiatura: Tecnica pittorica ove si agisce su parti già luminose per renderle ancora più brillanti impiegando pigmenti a tono chiaro, compreso l’oro, fino ad arrivare al bianco.
Lunetta: Le lunette si trovano sui portali e sui muri. Generalmente hanno l’area a forma di semicerchio, racchiusa tra l’architrave e l’archivolto. Nelle lunette medioevali delle chiese in tale spazio si rappresentavano di solito bassorili raffiguranti i loro santi protettori.
Mandorla: Motivo ornamentale pittorico – per l’appunto, a forma di mandorla – assai utilizzato nella pittura gotica per circoscrivere personaggi sacri. Generalmente la mandorla era formata da una nuvoletta.
Martyrion: Chiesa del periodo paleocristiano, generalmente a pianta centrale e con una certa somiglianza ai mausolei romani. Veniva costruita su uno spazio che comprendeva la tomba o il luogo del martirio di un santo.
Mascherone: In architettura, il mascherone, è una decorazione con raffigurato un volto la cui forma, spesso deformata, appare – per l’appunto – come un’antica maschera teatrale.
Mastio: Il mastio è la torre più alta e, quindi, principale di un castello. Si trova nel punto strategico della fortezza ed è edificato con accorgimenti superiori a quelli impiegati per la costruzione delle altre torri: è più robusto, e studiato in modo da essere utilizzato anche come ultima difesa in prossimità di una probabile sconfitta.
Matrice: La matrice, di vario materiale a seconda della funzione da svolgere, è ogni oggetto che abbia la forma con la quale si vuole modellare un altro oggetto.
Matroneo: Nelle chiese costruite nei periodi paleocristiano e medioevale era l’area destinata alle donne. Generalmente tale spazio era disponibile ai secondi piani delle navate laterali, che si affacciavano come un loggiato su quella centrale.
Mausoleo: Assai impiegato nell’Architettura dell’antica Roma, il mausoleo era un edificio funebre di grandi proporzioni, costruito in memoria di un defunto.
Medaglione: Cornice architettonica, generalmente a forma circolare ma anche ellittica, realizzata per contenere varie figurazioni, spesso ritrattistiche.
Megalitico: Il significato letterale di megalitico è “grande pietra”. Il temine viene impiegato generalmente per indicare le costruzioni dell’era preistorica eseguite in blocchi lapidei di grandi dimensioni, come i dolmen e i menhir.
Menhir: Costruzione preistorica ancor più semplice del dolmen, il menhir consisteva in un blocco lapideo di grandi dimensioni infisso verticalmente sul terreno.
Mensola: Elemento strutturale architettonico sporgente da un muro o da un solaio, la cui funzione è quella di sorreggere balconi, cornicioni ed altri svariati carichi aggettanti.
Metopa: È un elemento architettonico del fregio decorativo dell’ordine dorico impiegato nell’antica architettura greca e romana. Consiste in una formella in pietra – talvolta scolpita a rilievo, altre volte a bassorilievo – intervallata da triglifi.
Mezzatinta (o “maniera nera”): Metodo di incisione, molto usato nel Settecento-Ottocento, basato principalmente sull’utilizzo del “pettine”, uno strumento in grado di produrre tratti fittissimi su una lastra di rame, in modo da consentire l’esecuzione di un’ampia variazione tonale paragonabile al chiaroscuro in pittura.
Miniatura: L’arte, la tecnica nella realizzazione in piccole proporzioni di dipinti sui più disparati supporti pittorici tipo, tavola, tela, pergamena, rame, carta o cartoncino, avorio ecc., usando pigmenti di vario genere, soprattutto quelli all’acquerello.
Monofora: Finestra, generalmente coperta ad arco. Essa è costituita da una sola apertura e non ha colonnine intermedie.
Monolitico: Con detto termine si indica un elemento scultoreo o architettonico realizzato impiegando un solo blocco di pietra.
Monotipo: Il termine monotipo deriva dal greco e significa “unica impronta”. La stampa ricavata è unica e la matrice non viene né incisa né sottoposta ad acidazione. Su di essa l’artista realizza direttamente il disegno con gli svariati strumenti di lavoro, compresi i pennelli, avendo cura di eseguire una composizione rovesciata come in ogni tipo di tecnica di stampa. L’opera finale è unica, ma qualche volta si può recuperare, senza aggiunta di inchiostro, una seconda e una terza volta, naturalmente con contrasti via via sempre meno incisivi.
Morsura: Nella preparazione di matrici per le stampe d’arte e nella realizzazione di acqueforti la morsura è l’azione del mordente sulla lastra metallica.
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