Ritratto di Pietro Perugino di Lorenzo Credi, o Raffaello Sanzio
Sull’opera: “Ritratto di Pietro Perugino” è un dipinto di Lorenzo Credi (assegnazione contesa con Raffaello Sanzio) realizzato con tecnica a olio su tavola intorno al 1504, misura 51 x 37 cm. ed è custodito nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
L’opera in esame appare nel 1704 negli inventari delle Gallerie fiorentine, come ritratto di Martin Lutero con attribuzione ad Holbein il Giovane. Più tardi, nel commento alle Vite di Audin (1825, portato poi avanti da Milanesi nel 1879), l’identificazione dell’effigiato era vista nel Verrocchio per mano del suo allievo Lorenzo di Credi, pure citato nelle Vite.
Nel 1922 Adolfo Venturi sottoscrisse l’assegnazione a Pietro Perugino, ipotizzata poco prima da Thijs. Nel 1931 Dagenhart ripropose Lorenzo di Credi. Negli anni successivi Offner (1934), Lietzmann (1934), Beenken (1935) e Ortolani riconobbero il soggetto come Perugino e autore come Raffaello Sanzio.
Altri studi più recenti (Salvini, Bellosi), indicano ancora il nome del grande urbinate, ed è questa l’assegnazione data attualmente all’opera dalla galleria.
Se l’identificazione col Perugino ormai è certa, grazie al confronto con l’autoritratto nella Sala delle Udienze del Collegio del Cambio, l’attribuzione della paternità è ancora contesa tra Lorenzo di Credi e Raffaello.