Glossario di termini artistici ed architettonici (da gradina a lesena)
Gradina: Scalpello utilizzato per scolpire il marmo e la pietra con due o più tacche.
Grès: Tipo di ceramica colorata, cotta ad alta temperatura ed assai compatta.
Grisaille: Tecnica pittorica in monocromo, realizzata in varie tonalità grigie per conferire aspetti plastici su supporti parietali, vetrate e altre svariate superfici.
Grottesca: Motivo decorativo pittorico, assai diffuso nell’epoca rinascimentale. Si basa sulla rielaborazione fantasiosa di brani tratti dalle raffigurazioni parietali di antichi edifici e ville romane che, durante i primi scavi archeologici effettuati a Roma, venivano chiamate grotte, dato che erano seminterrati..
Guazzo (o Gouache): La tecnica del guazzo o, detto alla francese del gouache, impiega un tipo di pigmento che ha la stessa natura della tempera, ma è reso leggermente più consistente con l’integrazione di gesso o biacca insieme ad un composto di gomma arabica.
Guglia: Elemento che si presente con un forte slancio verticale come coronamento di campanili, torri o coperture in genere.
Happening: L’Happening Performance è un’arte ibrida, un linguaggio artistico che raccoglie liberamente tutte le espressioni, scultoree, pittoriche, fotografiche, teatrali, letterarie, musicali. Una forma di spettacolo fondata perciò sull’improvvisazione e soprattutto sul coinvolgimento del pubblico nella sua rappresentazione, senza seguire alcuna convenzione scenica.
Icona: Il termine icona è qui riferito a ciò che essa rappresentava in passato, e cioè: un’immagine sacra realizzata su tavola, tipica della pittura bizantina.
Iconostasi: Elemento architettonico del periodo paleocristiano e medievale, l’iconostasi era generalmente un muro, non a tuttt’altezza, che si trovava tra la zona delle navate, destinata ai fedeli e la zona dell’altare, destinata ai presbiteri. Il muro, corredato di grate che permettevano la visione dello spazio posteriore, presentava in genere la sua facciata con diverse diverse immagini sacre, per l’appunto, le “icone”, da cui deriva il termine.
Impluvio: Vasca di una casa romana, generalmente situata al centro della costruzione, entro la quale convogliavano le acque piovane dalle pendenze dei tetti. Il prodotto recuperato veniva così impiegato per la gestione idrica domestica.
Imprimitura: Preparazione del supporto pittorico per renderlo compatibile ai pigmenti da impiegare. In passato sulle tavole di legno si stendeva uno strato di gesso impastato con collanti, mentre con l’introduzione della tecnica su tela venne impiegata la biacca mescolata con l’olio di lino cotto. Oggi ogni pittore ha un suo personale modo di preparare le tele, utilizzando qualsiasi pigmento, anche semplicemente mescolandolo con olio di lino crudo.
Incisione: Trattasi di un processo meccanico e/o chimico in cui una lastra di materiale vario viene sottoposta per ricavarne una matrice. Questa, a procedimento portato a termine, recherà – in incavo o in rilievo – l’impronta negativa di un disegno, un testo, od altro di simile, da riprodurre in stampa.
Installazione: Particolare esecuzione di un’opera d’arte, tipica del periodo contemporaneo, che consiste principalmente nell’introdurre in uno spazio idoneo svariati oggetti onde ottenerne un piacevole effetto estetico. In essa vi gioca un ruolo importante la strutturazione compositiva e spaziale.
Insula: È l’area compresa dalle intersecazioni di quattro strade ortogonali. Nell’urbanistica dell’antichità, romana ed ellenistica, l’insula era a forma di rettangolo dai lati allungati, delimitato sugli stessi lati da due cardi (strade nord-sud) successivi e sui lati corti dai decumani (strade est-ovest).
Intercolumnio: Termine impiegato per indicare lo spazio tra due colonne. Da non confondere con la “campata”, distanza tra gli assi delle due colonne. L’intercolumnio pertanto corrisponde alla “luce” e non all’interasse della campata.
Intonaco: Trattasi di quello strato che riveste i muri ottenuto impastando calce e sabbia. In particolare esso è il secondo fra i tre strati sovrapposti sul muro: Il primo è l’”arriccio” ed il terzo – quello finale, più liscio e sottile – è il “tonachino”.
Intradosso: Trattasi della linea interna che corre lungo l’arco.
Invetriatura: Stesura di una pasta silicea combinata con altre sostanze fondenti ed allumina, realizzata su oggetti in terrecotta e maiolica prima della cottura che, portata alla giusta temperatura, crea su di essi una superficie liscia, vetrosa, brillante ed impermeabile.
Kore: Statua tipica dell’arte greca preclassica che raffigura una fanciulla.
Kuros: Statua tipica dell’arte greca preclassica che raffigura una fanciullo nudo.
Lacunari (o cassettoni): Sono gli elementi cavi, la cui forma può essere rettangolare o quadrata. Vengono impiegati e disposti come un alveare per la decorazione dei soffitti e delle volte.
Lanterna: Elemento che serve a coronamento delle cupole simile ad un piccolo tempietto a base circolare. Generalmente la lanterna è finestrata per far sì che la luce solare illumini dall’alto l’interno della cupola.
Lesena: Trattasi di un elemento decorativo verticale, simile a colonne o pilastri, come sporgenza di una parete muraria.
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