Hieronymus Bosch: Trittico del diluvio – Il diavolo in casa ed il diavolo in campagna
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Sull’opera: “Il diavolo in casa ed il diavolo in campagna” è un dipinto prevalentemente attribuito a Bosch appartenente al “Trittico del diluvio” realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1500-04, i cui tondi misurano 32,4 cm. di diametro; è custodito nel Museum Boymans Van Beuningen a Rotterdam.
I due tondi sono dipinti sula stessa tavola dove è raffigurato “Il mondo malvagio”.
Il diavolo in casa:
Nel tondo superiore – Il diavolo in casa – viene raffigurata una donna che fugge dai demoni e da una casa stregata. Appare abbastanza chiara la tipica espressione d’un riposto significato morale del Bosch, attraverso la scelta di una scena di tipo campagnolo.
Il Baldass – come nelle precedenti composizioni – richiama il passo evangelico: “In quel giorno, chi si troverà sul terrazzo e avrà in casa le sue masserizie, non scenda a prenderle”. Diversi sono i pareri di altri studiosi di storia dell’arte: Begemann Haverkamp in il “Fùhrer durch die Sammlungen des Museums Boymans” fa riferimento a un episodio di Tobia; il Fraenger – come nei precedenti dipinti – si riferisce a una storia della vita dell’Almaengien.
Il diavolo in campagna:
Nel tondo inferiore – Il diavolo in campagna – viene raffigurato un contadino che improvvisamente viene sorpreso dal diavolo in aperta campagna.
Riguardo il tema, E. Begemann Haverkamp lo riferisce alla parabola evangelica di Marco (IV 4 e 15) che narra l’episodio del seminatore: “e mentre gettava il seme, parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli dell’aria e lo mangiarono … . Il seminatore semina la parola … ma, appena l’hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro”; secondo il Baldass si tratta invece del passo evangelico di Luca: “chi si troverà in campagna, non torni indietro”; per il il Fraenger – come nei precedenti dipinti – viene narrata una storia della vita dell’Almaengien.