Glossario di termini artistici ed architettonici (da dripping a goccia)
Dripping: Tecnica pittorica informale che consiste nel riportare sulla tela gli sgocciolamenti dei pennelli o di qualsiasi altra, senza che tasli mezzi di lavoro tocchino il supporto pittorico.
Echino: Costituisce la parte di capitello dorico che si trova sotto l’abaco.
Edicola: Rientranza concava scavata entro un muro per alloggiarvi una scultura.
Encausto: L’encausto è una tecnica pittorica di grande efficacia e molto antica che risale addirittura ai tempi delle prime civiltà greche. Questa tecnica, che veniva adottata principalmente in tutte le zone che si affacciavano sul bacino del Mediterraneo, consiste nell’impiego di colori disciolti in cera liquefatta.
Entasi: Indica l’ingrossamento di sezione delle colonne, generalmente a circa un terzo della loro altezza. È tipico nell’Architettura dell’antica Grecia.
Esedra: È un’area o ambiente generalmente a forma semicircolare, che può comprendere anche un porticato.
Estradosso: È l’andamento esterno di un arco.
Evangelario: Codice (singole tavolette o gruppi di tavolette lignee cerate, formanti un libro) manoscritto con le Sacre Scritture che in generalmente venivano lette nel corso delle funzioni liturgiche. Solitamente l’Evangelario, corredato di copertine in oro e smalti, era rilegato con cura e riccamente miniato.
Exultet: Rotolo liturgico raffinatamente miniato, contenente canti e preghiere. Viene utilizzato nelle celebrazioni della Pasqua.
Festone: Motivo a forma di una ghirlanda di fiori generalmente impiegato come elemento decorativo nell’Architettura.
Filigrana: Tecnica generalmente impiegata in oreficeria che si svolge intrecciando sottilissimi fili d’oro, d’argento o altri metalli preziosi.
Fitozoomorfico: Rilievo in cui si combinano motivi vegetali e figure animali. Il rilievo fitozoomorfico, assai praticato nel periodo romanico, compariva spesso sugli stipiti dei portali e come elemento decorativo dei luoghi di culto.
Fittile: Fatto di argilla (detto per lo più di oggetti antichi).
Formella: Figura geometrica – generalmente in metallo ma anche in altro materiale quale il marmo, il legno, la ceramica ecc. – di varie forme e dimensioni contenente un’immagine. Essa si presenta di solito con un bassorilievo (o altorilievo) rettangolare o quadrangolare. Appare generalmente in porte artistiche come quelle di palazzi pregiati o di chiese a scopo puramente decorativo, ma è presente anche in pareti o soffitti. Molto spesso riproduce episodi delle sacre scritture (in edifici di culto), o eventi storici.
Fornice: Termine impiegato per indicare la zona vuota di un arco.
Foro: Con tale termine, nell’antica Roma, veniva indicata la piazza principale della città. Essa era il fulcro della vita sociale e politica della città. Il “Foro” romano corrisponde all’ “Agorà” greca.
Fregio: Nell’architettura classica il fregio è una zona decorata ad andamento generalmente orizzontale. Nella trabeazione degli ordini classici, il fregio si trova fra architrave e cornice.
Frigidarium: Nelle terme romane era considerato l’ambiente ove si potevano fare i bagni freddi.
Frontone: È la parte superiore di un tempio classico, ha una forma triangolare ed è costituito dall’architrave e dai due spioventi del tetto.
Fusione: Tecnica impiegata per l’esecuzione di statue in bronzo od altri materiali metallici. Si ottiene portando a temperatura di fusione il metallo, che poi viene colato nella forma precedentemente preparata.
Fusto della colonna: Indica, per l’appunto, il corpo della colonna, escluso basamento e capitello.
Galleria: Ambiente, generalmente coperto a volta, a forma allungata che mette in comunicazione due fabbricati o due parti di uno stesso edificio.
Gipsoteca: Luogo aperto al pubblico ove vengono custodite raccolte di statue o calchi in gesso.
Glittica: Tecnica dell’intaglio e della lavorazione a rilievo di gemme e pietre dure per ottenerne gioielli o articoli d’arte.
Goccia: Elemento decorativo, solitamente a forma di goccia, che appare sotto i triglifi nell’ordine dorico.
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