Hieronymus Bosch: Trittico del diluvio, Museum Boymans Van Beuningen, Rotterdam.
Sull’opera: Il “Trittico del diluvio” è – oggi – una serie di quattro dipinti prevalentemente attribuiti a Bosch, realizzati con tecnica a olio su tavola nel 1500-02 e custoditi nel Museum Boymans Van Beuningen a Rotterdam.
Ormai è consolidato il fatto che le quattro composizioni – dipinte su ambo i lati di due tavole – appartenevano allo stesso trittico del quale manca lo scomparto centrale. Le opere, che in origine si trovavano a Madrid presso la collezione Chilodes, passarono alla collezione Koenigs di Haarlem, quindi al Museo olandese.
La stesura pittorica è in grisaglia (toni grigi), un cromatismo insolito nel Bosch, che il Tolnay giustifica supponendo che le tavole servissero da ante, in un altare intagliato – o scolpito – e non certamente dipinto, come quelle che lo stesso artista realizzò per il Duomo di ‘s-Hertogenbosch (complesso pittorico perduto ma ampiamente descritto nelle documentazioni).
Essendo le due tavole in pessime condizioni è difficile per la critica formulare precise indicazioni a riguardo. Nonostante ciò gli studiosi di Storia dell’arte concordano nell’assegnare le opere al Bosch, ad eccezione del Delevoy [1960] e del Puyvelde [1962].
Per quanto riguarda la cronologia, le ipotesi sono alquanto differenziate: il Baldass (1959) le riferisce al periodo del Trittico del Fieno, mentre ili Tolnay (1965) le ritarda alla piena maturità, oltre i primi anni del Cinquecento.
Qui sotto sono raffigurate le due tavole del trittico (dipinte in ambo i lati) (foto da Wikimedia Commons):