Carpaccio: Ciclo di Sant’Orsola, Gallerie dell’Accademia di Venezia
Sull’opera: Il “Ciclo di Sant’Orsola” è una serie di nove dipinti autografi di Carpaccio, realizzati con tecnica a olio su tela tra il 1490 ed il 1495. Il complesso pittorico è custodito nell’Accademia di Venezia dal 1812.
Il ciclo, composto da nove tele, si trova nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia dal 1812, da quando cioè fu soppressa la Scuola commissionaria, controllata dalle autorità napoleoniche. Questa scuola non era fra le poche “grandi” del periodo ma apparteneva alla categoria delle “scuole minori” che erano la maggior parte delle trecento esistenti in quel periodo.
Nelle scuole “minori” si instauravano vari tipi di sodalizi, nei quali venivano raccolte comunità di sudditi di aree extraurbane della Repubblica di Venezia, come gli albanesi, i greci, i dalmati, varie confraternite religiose e le più disparate consociazioni di arti e mestieri.
Nel corso della sua vita il Carpaccio lavorò ancora per altre tre “scuole minori”, tanto minori che avevano lo spazio appena sufficiente a contenere gli ampi teleri, che venivano raccolti in piccolissime stanze per essere esaminati in ogni loro piccolo dettaglio.
La fondazione della Scuola in esame è datata 15 luglio 1300 (fonti: Gallo, Zampetti e Renosto in “BMCV”, 1963). Altre documentazioni indicano che nel 1646 l’edificio subì un totale restauro, e le tele dell’artista, per la cui realizzazione i confratelli già dal 1488 facevano risparmi (venivano appese via via che il Carpaccio gliele recapitava), subirono un ordinamento diverso da quello pianificato (documento: la “mariegola”, ovvero lo statuto della scuola).
A proposito della collocazione originaria la discussione degli studiosi è pienamente dibattuta a partire da Ludwig e Molmenti, i quali ipotizzavano una ideale ricostruzione di quella che sarebbe stata la pianta dell’oratorio primitivo, che non venne accettata né dal Testi né dal Paoletti. La studiosa Meschini Marconi nel suo catalogo del 1955 dichiara che, esiste una pianta dell’edificio, realizzata nel 1732, dove i ‘teleri’ risultano ordinati per tre in ogni parete maggiore (i più grandi ai lati, il più piccolo al centro) e due ai due estremi dell’entrata principale. L’ultimo dipinto, la “Apoteosi della santa” funge da pala, sull’altare.
La sala delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dove è esposto l’intero ciclo dovrebbe riprodurre il più verosimile interno originario della scuola, quello cioè prima del grande restauro del 1646.
Le opere del ciclo: