Site icon FRAMMENTIARTE

Il rimpatrio degli ambasciatori inglesi di Carpaccio

Carpaccio: Il rimpatrio degli ambasciatori inglesi

Carpaccio: Il rimpatrio degli ambasciatori inglesi
Carpaccio: Il rimpatrio degli ambasciatori inglesi, cm. 297 x 527 (l’assieme), anno 1495 – Accademia di Venezia.

Ritorna all’elenco opere di Carpaccio

Sull’opera: “Il rimpatrio degli ambasciatori inglesi” è un dipinto autografo di Carpaccio, appartenente al “Ciclo di sant’Orsola”, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1495, misura 297 x 527 cm. ed è custodito nell’Accademia di Venezia.

Anche in questa tela la firma dell’artista è scritta su un cartiglio (in basso a sinistra): “VICTORIS / CARPATIO / VENETI / OPVS”.

Il dipinto è il settimo telero, ma in considerazione dello sviluppo della “storia” corrisponde al terzo. Gli ambasciatori inglesi sono rimpatriati e riportano al sovrano la risposta avuta da re Mauro. Uno dei messi si trova sulla riva e sta dialogando con due gentiluomini, mentre il capo ambasciatore è già al cospetto di Conone, fra i suoi dignitari sotto un’alta loggia a base ottogonale, sui cui gradini – diversamente intonati – è seduta una scimmia con indosso una veste da buffone.

Folti gruppi di persone stipati nei vari punti (sul ponte, davanti all’edificio centrale e nel rispettivo loggiato, lungo le fondamenta e in tutta la zona destra, fino a disperdersi nel fondo) assiste  all’avvenimento

Secondo lo Zampetti la vasta “veduta” rappresenta “una libera interpretazione del paesaggio veneziano”, memore dell’Arsenale con aggiunta di una collina contro il fondo di un cielo ricco di armoniose variazioni cromatiche, ai lati delle torri più alte, facendo rimanere seminascoste le altre – verso destra – dagli alberi mossi dalla brezza marina, slancianti da sopra un elegante muro merlato.

 Sempre lo stesso Zampetti aggiungeva: “penetrando per ogni dove, suscita le sinfonie cromatiche più varie: nel cielo denso e vibrante di vapori, nelle superfici marmoree degli edifizi, nel variegato gioco dei tessuti”

Anche il presente dipinto è da collocare tra le ultime tele della serie, certamente non prima del 1495 e probabilmente dopo.

La riproduzione dei contenuti di questo sito web di Arte, anche eseguita soltanto in parte, è vietata.
Exit mobile version